Ocratossina A in alcuni lotti di fichi secchi al rum e fichi mandorlati infornati
18 Febbraio 2024 da dagata
Ocratossina A in alcuni lotti di fichi secchi al rum e fichi mandorlati infornati. Il ministero della Salute segnala richiamo per rischio di intossicazione. Interessati 8 lotti che potrebbero essere contaminati da ocratossina A che può causare epatiti ed enteriti.
Il ministero della Salute, ha segnalato sul proprio portale, dedicato agli avvisi dei prodotti non conformi, a tutela della salute dei consumatori, il richiamo da parte del produttore di 8 lotti di fichi secchi al rum e fichi mandorlati infornati a marchio M. GRECO srl per la presenza della micotossina ocratossina A. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 200 e 250 grammi con il numero di lotto : 1L/0510 – 1.1/01.12 – L1,10212 – 1.1./0411, – Y,/0210 – t1’/03t1- tI/0L1’1S – 1’I/O2LIS e il termine minimo di conservazione del 30/06/2024. I fichi richiamati sono stati prodotti dall’azienda M. GRECO srl – Azienda Dolciaria Fornelli del Cilento, nello stabilimento di via Assunta, 56 a Montecorice in provincia di Salerno. A scopo precauzionale, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda alle persone che dovessero essere ancora in possesso del prodotto, di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Ricordiamo, inoltre che l’OTA ha un’attività essenzialmente nefrotossica. Le intossicazioni principali causate dall’ocratossina A negli allevamenti zootecnici sono la nefropatia dei suini, segnalata nei Paesi del nord-Europa e nei Balcani, e la nefropatia aviaria, diffusa invece nell’America del Nord, entrambe associate al consumo di cereali contaminati da ocratossina A. In dosi diverse può risultare anche immunotossica, cancerogena e genotossica e ad alte concentrazioni può causare comparsa di epatiti, enteriti e necrosi del tessuto linfatico. L’ocratossina A inibisce anche la sintesi proteica, soprattutto nelle cellule renali, con effetti immunosoppressivi.
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