Metapneumovirus, cos’è questo virus poco conosciuto che preoccupa gli scienziati?
4 Giugno 2023 da dagata
Metapneumovirus, cos’è questo virus poco conosciuto che preoccupa gli scienziati? Il metapneumovirus provoca sintomi respiratori simili a un forte raffreddore
Il nome potrebbe non significare nulla eppure, dall’altra parte dell’Atlantico, è già una grande preoccupazione. Questo virus respiratorio è sempre più dilagante e sembra allarmare gli specialisti sui pericoli che rappresenta. I media americani parlano sempre più del metapneumovirus umano, un virus respiratorio scoperto nel 2001, ma che sembra essere in aumento, mentre il mondo intero sta appena uscendo da un’epidemia congiunta di influenza e Covid. Il metapneumovirus provoca sintomi che possono anche ricordare il Covid: “un’infezione del polmone inferiore, tosse secca, naso che cola, mal di gola e febbre”. Gli esperti onoche i casi di metapneumovirus umano (HMPV) negli Stati Uniti stanno aumentando. L’11% che viene testato in ospedale è positivo. Secondo le autorità sanitarie americane, l’aumento è di circa il 36% se confrontato con il picco stagionale di questo stesso virus, prima della pandemia di Covid. E poiché i test vengono eseguiti quasi esclusivamente negli ospedali, queste cifre potrebbero essere ben sottostimate. Secondo gli esperti citati dal Washington Post, le misure di barriera applicate durante il Covid avrebbero potuto costituire terreno favorevole allo scoppio di casi di questo nuovo virus. Il più delle volte, il metapneumovirus umano è piuttosto lieve, ma il Washington Post riferisce che le sue conseguenze possono essere più gravi per gli anziani, i bambini e le persone immunocompromesse. Il virus di solito dura dai tre ai sette giorni, ma può essere più preoccupante se progredisce nel tratto respiratorio inferiore e causa bronchiolite o polmonite che può essere fatale nei casi più gravi. Se gli scienziati ne parlano così tanto, probabilmente è anche perché l’HMPV è molto diffuso, pur essendo molto poco conosciuto. “Uno studio su campioni di pazienti raccolti in 25 anni ha rilevato che è la seconda causa principale di infezioni respiratorie nei bambini dietro RSV “, riferisce anche la CNN. In questa fase, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, a differenza del Covid o dell’influenza, non esistono vaccini contro il metapneumovirus umano.
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