Salmonella typhimurium in salame stagionato. Scatta l’allarme del ministero della Salute “Non mangiatelo”
7 Dicembre 2022 da dagata
Salmonella typhimurium in salame stagionato. Scatta l’allarme del ministero della Salute “Non mangiatelo”
Non si placa l’allarme salmonella in Italia. Il ministero della Salute, ai fini della tutela del consumatore, attraverso il suo portale dedicato agli “Avvisi di sicurezza e ai Richiami di prodotti alimentari da parte degli operatori”, ha segnalato con nota dell’ 01/12/2022, il richiamo di un lotto di salame stagionato a marchio Salumificio Colli, perché rilevato positivo alla Salmonella typhimurium. Il prodotto in questione è stato venduto in unità di vendita da 400/600 grammi e 800/1000 grammi con il numero di lotto 13092022. Il salame sotto accusa è stato prodotto dal SALUMIFICIO COLLI di Colli Carlo & C. snc (IT 9 729 L CE), nello stabilimento di San Polo D’Enza, in provincia di Reggio Emilia, in via Fratta 10/A. In via cautelativa, si raccomanda alle persone in possesso del salame stagionato con il numero di lotto indicato di non consumarlo e restituirlo al punto vendita d’acquisto. Il batterio del genere salmonella, ricorda Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è il più comunemente isolato nei casi di infezioni trasmesse dagli alimenti. È presente in natura con oltre 2000 varianti, anche se i ceppi più diffusi nell’uomo sono la “salmonella enteritidis” e la “salmonella typhimurium”. È possibile suddividere le infezioni provocate da questo agente batterico in due forme: tifoidee e non tifoidee. Le prime, come suggerisce il nome, provocano nell’uomo la febbre tifoide, mentre le secondo sono una delle cause più frequenti di intossicazioni alimentari nel mondo industrializzato. I principali veicoli di infezione sono l’acqua e i cibi contaminati. Gli alimenti considerati più a rischio, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, sono le uova crude o poco cotte e i loro derivati; il latte crudo e i suoi derivati; la carne, soprattutto se poco cotta, e i suoi derivati; le salse e i condimenti per le insalate; i preparati per dolci e creme; la frutta e la verdura contaminate durante il taglio. I principali sintomi dell’infezione da salmonella sono i disturbi del tratto gastrointestinale come il dolore addominale, la nausea, il vomito e la dissenteria, che possono anche essere accompagnati dalla febbre.
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