Comunicati stampa

Qualche anno fa, Ferrari fu oggetto di una Offerta Pubblica Iniziale (IPO) riguardante 18,8 milioni di azioni (il 10% del totale). Per un controvalore complessivo di circa 10 miliardi di dollari. L’operazione fu un successo, visto che le richieste furono molto superiori alla disponibilità, tanto da scatenare le proteste di diversi investitori.

A distanza di anni un altro colosso di auto sportive, Porsche, sta per vivere una situazione analoga.

La prossima grande Offerta Pubblica Iniziale

Volkswagen, che è la società che controlla Porsche, sogna di replicare il successo ottenuto dalla Ferrari, lanciando un’Offerta Pubblica Iniziale sulla sua società di veicoli sportivi. Vuole quotarla rapidamente, così da raccogliere le risorse necessarie alla transizione energetica. E di soldi ne servono tanti, per riuscire a rendere il parco veicoli quasi tutto elettrificato nei prossimi anni.

Pioggia di pre-ordini

Agli inizi di settembre è previsto l’annuncio da parte del consiglio di sorveglianza della casa di Wolfsburg (che rimarrà il maggiore azionista di Porsche). L’operazione dovrebbe andare in scena entro fine anno, ma sui tempo ci sarà molta cautela vista l’instabilità dei mercati legata al conflitto in Ucraina e all’inflazione dilagante.

Nel frattempo, la decisione finale sull’Offerta Pubblica Iniziale ha già scatenato una pioggia di pre-ordini, tali da far ipotizzare una valutazione della Porsche tra i 60 e gli 85 miliardi di euro.
Inoltre i titoli delle due aziende (Porsche e Volkswagen) che sono entrambi quotati al DAX 40 tedesco, stanno correndo al rialzo.

I nomi

L’Ipo di Porsche si preannuncia così tra le maggiori lanciate in Europa e il timing del suo lancio sarà ovviamente subordinato alle reali condizioni dei mercati, che secondo gli analisti dei broker regolamentati Consob restano altalenanti.

Tra i nomi più importanti tra gli investitori pronti a mettersi in tasca una partecipazione in Porsche ci sarebbero T Rowe Price Group e Qatar Investment Authority, secondo quanto riportato da Bloomberg, che afferma che anche Dietrich Mateschitz, fondatore della Red Bull, e Bernard Arnault, capo di LVMH (il gruppo che detiene brand della moda come Dior, Fendi, Moët e Louis Vuitton) avrebbero espresso il loro interesse per investire in Porsche.