Comunicati stampa

La rivoluzione digitale ha cambiato completamente il modo in cui le banche si rapportano alla loro clientela. A questo proposito l’Italia può regalarsi una buona notizia. Delle 96 Challenger Bank che operano in Europa, ben 12 sono italiane. Soltanto nel Regno Unito ce n’è un numero superiore, 37.

Le banche esclusivamente digitali

Ad illustrare la situazione è un report stilato da Mediobanca, concentrato esclusivamente sul mondo fintech e in special modo sugli istituti interamente digitali.

Queste banche digitali hanno potuto praticare costi inferiori alla propria clientela, grazie alla forte impronta tecnologica e all’assenza di filiali fisiche. Questo ha ridotto in maniera drastica la necessità di personale in dotazione, e di conseguenza abbattuto i costi, al punto che molte di esse possono offrire ai clienti pacchetti base che sono spesso gratuiti.

Questa caratteristica ha finito per attirare in special modo i “millennials“, che rappresentano la fascia di clientela più servita. sotto questo aspetto, gli indicatori che anticipano il trend fanno intendere che potrebbe ulteriormente aumentare la clientela.

La fotografia delle Challenger Banks

Il rapporto stilato da Mediobanca ha identificato 96 realtà che operano sul territorio europeo. Di queste 63 hanno una licenza bancaria completa, una ventina agiscono invece in qualità di agenti di operatori terzi, mentre le altre hanno una licenza di Imel, oppure hanno licenze bancarie con restrizione o sono in fase di application.

Come detto, in Italia ci sono 12 Challenger Banks. Lo stesso numero della Francia. Più di quelle che ci sono in Germania (8) e Spagna (7). Tuttavia a livello di dimensioni, le banche digitali italiane sono ancora più contenute rispetto alla concorrenza Europea.

I risultati delle banche digitali

L’aspetto incoraggiante delle Challenger Banks italiane sono i loro risultati. Il primo anno della pandemia hanno saputo concretizzare un doppio supertrend: per margine di intermediazione (+42,2% nel 2020 sul 2019) e per risultato operativo (>100%). Hanno Inoltre saputo contenere le perdite sui crediti (passate da -31,3 milioni del 2019 ai -10,3 milioni del 2020).

Tutto questo ha contribuito ad un ottimo risultato netto, tanto che le nostre Challenger Banks hanno ottenuto risultati migliori rispetto alle concorrenti europee.
Anche la situazione patrimoniale è decisamente migliorata, al punto da innescare un aumento anche della forza lavoro: +18% nel 2020 sul 2019 e +5,7% nel 2021 sul 2020.