Transizione, Stefano Donnarumma (Terna): “Covid test fondamentale, al Sud 4 mld di investimenti”
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La transizione energetica italiana parte dalle rinnovabili del Sud. Lo sa bene Terna, che nei prossimi cinque anni concentrerà le sue risorse su quei territori. Stefano Donnarumma, AD e DG del Gruppo, lo ha ricordato nel suo recente intervento al convegno sul tema promosso dall’Associazione Merita.
Stefano Donnarumma: “Nel Piano di Terna oltre 18 miliardi su rinnovabili e transizione”
Il Mezzogiorno rappresenta, oggi più che mai, la chiave per accelerare sulla transizione e ridurre la dipendenza energetica del Paese. Non è un caso che favorire lo sviluppo e l’integrazione delle fonti rinnovabili al Sud sia uno degli obiettivi principali di Terna. Nei prossimi cinque anni il Gruppo guidato da Stefano Donnarumma intende investire nei territori del Meridione circa 4 miliardi di euro. L’AD e DG lo ha ribadito in occasione della sua partecipazione al convegno “Il ruolo del Mezzogiorno per la sicurezza energetica italiana ed europea”, organizzato lo scorso aprile a Napoli dall’Associazione Merita e dal Centro Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Per centrare l’obiettivo è necessario partire innanzitutto dall’infrastruttura, che andrà ulteriormente sviluppata: “Terna ha previsto nel suo Piano di Sviluppo decennale oltre 18 miliardi di investimenti per abilitare la transizione energetica – ha ricordato Stefano Donnarumma – e il 36% delle risorse stanziate sarà concentrato proprio nei territori del Sud”. Nella stessa direzione va l’aggiornamento del Piano Industriale 2021-2025 presentato lo scorso 24 marzo, con ulteriori 9,5 miliardi destinati a sviluppo, ammodernamento e rafforzamento della rete di trasmissione elettrica nazionale.
Stefano Donnarumma: “Pandemia? Test importante. Sul tema della supply chain occorre fare sistema”
La strategia portata avanti da Terna sulle infrastrutture, in particolare al Sud, è figlia dell’esperienza maturata durante il periodo più difficile della pandemia: “Nel 2020 – ha continuato Stefano Donnarumma – abbiamo visto durante il lockdown uno stress test fondamentale per la rete elettrica italiana, legato al calo repentino dei consumi fino a oltre il 40%. In quei giorni la produzione da energie rinnovabili è arrivata al 50-55%, ovvero il target che dovremo raggiungere al 2030″. Una prova che il Paese ha sì superato, ma non senza conseguenze: “Il test ha funzionato, ma ha inciso sui costi del dispacciamento e della gestione in sicurezza del sistema durante quei momenti e questo è successo perché l’infrastruttura va ulteriormente sviluppata”. Centrale per il Paese anche il tema della supply chain, ha aggiunto Stefano Donnarumma, con Terna in procinto di sviluppare un settore industriale dedicato a componentistica di potenza, tecnologie digitali, trasformatori e cavi: “L’intento fondamentale è evitare che si debba diventare dipendenti dall’estero anche di altri prodotti. In questo senso ritengo che sia necessario fare sistema”.
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