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Quando si parla del “giorno delle streghe“, generalmente il pensiero ricade su Halloween. Ma in ambito finanziario esiste un altro giorno delle streghe, che capita ogni trimestre e fa sempre paura agli investitori. Il motivo riguarda i contratti derivati che riguardano i principali indici azionari e anche i singoli titoli.

Le streghe e i contratti derivati

Come detto, questo fenomeno finanziario capita ogni tre mesi. Per la precisione, cade il terzo venerdì del terzo mese di ogni trimestre. L’ultimo è appena passato, lo scorso 17 giugno. Quello precedente è avvenuto a marzo mentre le altre scadenze del 2022 sono il 16 settembre ed il 16 dicembre.

Ma perché si parla di giorno delle streghe? Il motivo è richiamare proprio la paura di chi opera sui mercati, dal momento che in questo giorno scadono contemporaneamente molti contratti derivati riguardanti i principali indici azionari. Vanno infatti contemporaneamente a scadenza i futures, le opzioni su indici e le opzioni su singole azioni. A queste “Tre Streghe“, nel 2002 se n’è aggiunta una quarta, relativa alla scadenza dei futures sulle azioni.

Cosa succede in quel giorno

La contemporanea scadenza di così tanti contratti derivati, crea un ambiente estremamente incerto e volatile sui mercati azionari. Gli operatori di borsa che seguono strategie a breve termine subiscono una fortissima pressione, perché devono decidere rapidamente questioni importanti.
In particolar modo devono gestire i contratti derivati in scadenza, decidendo se portarli alla scadenza successiva oppure chiudere tutto e modificare la strategia.

Se consideriamo che ogni investitore si trova di fronte a questi problemi, la massa degli scambi sui contratti derivati diventa enorme. Si arriva così a masse di trading con i volumi scambiati molto più elevati del consueto. Ne deriva una forte oscillazione dei prezzi, che attira gli speculatori sul brevissimo termine (generando ulteriori turbolenze). Le uniche strategie che non vengono intaccate sono quelle di lungo periodo.