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Gianni Lettieri spiega l’addio all’Unione industriali di Napoli: “Modello in cui non mi riconosco”

9 Aprile 2022 da glofficeprnews

“Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto”, ha detto Gianni Lettieri. Tra litigi e allontanamenti, l’Unione industriali di Napoli ha smesso di essere una “casa davvero comune”.

Gianni Lettieri

Gianni Lettieri: “Allontanamento del Vice Presidente Tavassi provvedimento a dir poco discutibile”

Anche Gianni Lettieri si allontana dall’Unione industriali di Napoli. Il Patron di Atitech, che ha annunciato le proprie dimissioni lo scorso 21 febbraio, si aggiunge così alla lunga fila di imprenditori che hanno lasciato Palazzo Partanna. Una fuga che in poche settimane ha visto l’uscita di scena di nomi quali Antonio Prezioso, Paolo Graziano e Luca Moschini. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l’espulsione di Francesco Tavassi, Vice Presidente dell’Unione industriali, avvenuta a gennaio a seguito delle polemiche nate sulla costituzione di Est(ra)Moenia, malvista dai vertici dell’Unione e considerata alla stregua di un’associazione ombra. “Non si tratta di un gesto contro le persone, semplicemente non mi riconosco nel modello e nella visione che l’Unione vuole imporre – ha dichiarato Gianni Lettieri, che poi ha aggiunto – I provvedimenti presi su alcune persone, per esempio il Vice Presidente Francesco Tavassi e altri, sono a dir poco discutibili, mai visti prima”.

Gianni Lettieri: “Nuovo Presidente? Mi sarei aspettato un candidato del mondo manifatturiero”

Un clima sempre più teso che ha convinto Gianni Lettieri, alla guida dell’Unione dal 2004 al 2010, a inviare un segnale forte: “Una decisione meditata a lungo e presa in modo sofferto, avendo dedicato all’associazione tempo e impegno, nel periodo della mia presidenza, per dare risposte ai problemi degli imprenditori e del territorio”. Per il Presidente della MRO di Capodichino, la vicenda di Est(ra)Moenia testimonia il modus operandi particolarmente divisivo che nell’ultimo periodo ha caratterizzato i vertici: “Gli associati pagano per ottenere servizi, per avere soccorso, per essere aiutati nella soluzione dei problemi, liberi di esprimere le proprie opinioni in una casa davvero comune. Oggi invece assistono a liti incomprensibili e allontanamenti arbitrari”. Una gestione impropria di Palazzo Partanna, con l’Unione che oggi “si è ridotta a un lumicino”, con diverse aziende che hanno abbandonato: “Sono lontani i tempi che la vedevano protagonista in Città, guida regionale e faro del Mezzogiorno di Confindustria nazionale”. Le elezioni per il nuovo Presidente dell’Unione, previste il prossimo maggio, non contribuiscono di certo a rasserenare gli animi. Al momento l’unico candidato è ancora Costanzo Jannotti Pecci. Un nome non condiviso da Gianni Lettieri: “Personalmente, ritengo che il presidente degli Industriali debba essere un industriale, non può essere un manager se non per particolari momenti, né può essere un albergatore, con tutto il rispetto e la stima per Jannotti Pecci che nel suo settore è bravo. Tuttavia, dopo l’interregno di un presidente poco rappresentativo della realtà locale mi sarei aspettato un esponente del mondo manifatturiero per il rilancio della nostra industria e dell’occupazione”.

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