Carlotta Ventura: “Pandexit”, il cambio di comunicazione nel post-pandemia
6 Aprile 2022 da cvagencypress
Come è cambiata la comunicazione delle aziende in seguito agli anni della pandemia? Un intervento di Carlotta Ventura approfondisce il tema all’interno di "Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione" (di Stefano Gnasso con la prefazione di Antonio Spadaro; ed. Il Sole 24 Ore).
Carlotta Ventura: nella comunicazione è necessario "resistere alla tentazione di prendere scorciatoie"
Nell’epoca del "First act then talk", obiettivi, azioni e comunicazione sono parte di un unico nucleo: un insieme in cui i goal sono verificabili e raggiungibili nella coerenza delle azioni. Lo ha evidenziato in diverse occasioni Carlotta Ventura, Direttore Communication, Sustainability and Regional Affairs in A2A, ponendo in evidenza come il decennio in corso sia la "decade of action". Con la stessa chiarezza lo ha ribadito nel suo contributo a "Pandexit. Cambiamento della società e nuovi stili di comunicazione", libro di Stefano Gnasso edito da "Il Sole 24 Ore". "I preoccupanti scenari che abbiamo di fronte, un doloroso conflitto, l’emergenza climatica ed energetica che corre, impongono che un business credibile sia accompagnato da precise assunzioni di responsabilità verso la collettività", così Carlotta Ventura in merito: "Il processo di gestazione della responsabilità sociale di impresa è iniziato almeno un secolo fa e ha contribuito a fornirci oggi gli strumenti giusti per interpretare efficacemente queste istanze di cambiamento". La comunicazione, per la manager, "dovrà resistere alla tentazione di prendere scorciatoie, evitando forzature e derive come il greenwashing, e invece ancorarsi più che mai agli obiettivi dichiarati".
Sostenibilità tra azione e comunicazione: il punto di vista di Carlotta Ventura
In seguito alla crisi climatica e pandemica, quali dunque le maggiori trasformazioni nell’area della comunicazione aziendale? Per Carlotta Ventura "sono fondamentali la definizione e il coerente perseguimento del ‘Purpose’, l’enunciato di scopo dell’azienda": oggi la capacità di creare valore "non è più rappresentata solo dalle categorie fisiche, ma anche da quelle valoriali", ha aggiunto, ponendo in risalto che "la coerenza tra dichiarato e agito è continuamente verificata". È questo il motivo per cui "annunciare scelte responsabili e sostenibili non basta. La politica, l’industria e la loro comunicazione devono sempre far seguire agli obiettivi dichiarati una scadenza temporale e la possibilità di verificare le azioni concrete", ha rimarcato Carlotta Ventura. Come segnalato in "Pandexit", in un contesto simile "non basta impegnarsi per una causa, bisogna farlo subito, per raccogliere il risultato entro un periodo breve. O sarà troppo tardi. Oggi siamo nella fase del ‘First act then talk’".
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