Banche, il taglio alle filiali continua. Tremila sforbiciate nel prossimo triennio
17 Marzo 2022 da helly
Il quadro prospettico per le banche italiane continua ad essere molto nebuloso. Alcune stime ritengono che nei prossimi tre anni potrebbero chiudere circa 2500 filiali bancarie, con inevitabili conseguenze anche sul numero di lavoratori dipendenti.
Il restyling delle banche italiane
Se le stime fossero corrette, il numero totale delle filiali sul territorio italiano potrebbe scendere sotto le 20.000, proseguendo un trend che è cominciato ormai da un decennio. Basta pensare che nel 2012 gli sportelli delle banche italiane erano circa 33mila, mentre un decennio dopo il numero è sceso di ben 10.000 unità.
Sempre più internet
Una spinta forte a questo trend arriva dalla diffusione del digitale. L’utilizzo sempre più diffuso della banca su internet, che ormai sostituisce gran parte dei servizi che una volta erano espletati nelle filiali fisiche, ha ridotto sempre di più l’afflusso in queste ultime e di conseguenza la loro utilità.
La necessità di bilancio
Bisogna poi considerare che il mondo delle banche italiane (ma in generale è così in tutta Europa) si scontra con un problema di redditività. La lunga epoca dei tassi di interesse bassi, che specie nell’ultimo periodo sono stati necessari per fronteggiare la crisi pandemica, ha ridotto i profitti delle banche, creando spread più bassi e margini compressi.
Sì è quindi dovuto agire sul lato dei costi, abbattendo con decisione il numero degli sportelli e delle filiali. In questo modo si è riuscito a migliorare l’apporto ai conti economici e patrimoniali, sostenendo gli indicatori di redditività, l’indicatore Roc e i requisiti di patrimonializzazione.
I programmi della banche
I piani industriali delle maggiori banche italiane prospettano per il futuro ulteriori tagli agli sportelli fisici. Intesa San Paolo, Unicredit, BNL-BNP Paribas hanno previsto oltre 1000 chiusure nel prossimo triennio. A questa lista se ne aggiungeranno altri.
Chiaramente questa riduzione comporterà delle conseguenze anche sul personale addetto. Il numero dei dipendenti delle banche italiane è destinato ridursi, anche se i sindacati discutono accordi per favoire i prepensionamenti, le uscite volontarie unitamente a nuove assunzioni e ricollocamenti dopo riqualificazione professionale.
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