“Buon anno, da oggi rimanete tutti a casa”: licenziati con un messaggio whatsapp la notte di Capodanno 90 operai dell’Interporto Bologna
8 Gennaio 2022 da dagata
“Buon anno, da oggi rimanete tutti a casa”: licenziati con un messaggio whatsapp la notte di Capodanno 90 operai dell’Interporto Bologna. La notizia con un messaggio in chat a 90 facchini precari che lavoravano al magazzino Tnt/Fedex. I sindacati denunciano irregolarità e sfruttamento.
Licenziati con un messaggio su WhatsApp che inizia con un buongiorno, prosegue con l’annuncio della fine del rapporto di collaborazione e si conclude con l’augurio di buon anno. Un augurio che suona davvero beffardo, successo agli operai della logistica dell’Interporto di Bologna dove la Xbt ha deciso lo stop in tronco di tutti i contratti di lavoro. La dolorosa vicenda vede coinvolti oltre 90 lavoratori della logistica dell’Interporto di Bologna, licenziati in tronco il 31 dicembre con un messaggio whatsapp. “Buongiorno a tutti vi comunico che con oggi 31 Dicembre 2021 termina la nostra collaborazione così come i vostri contratti”, si legge nel messaggio pubblicato sulla pagina Facebook di Sì Cobas. La XBT Servizi e Logistica comunica la conclusione del contratto di appalto tra Zampieri Holding e il colosso Americano TNT/FedEx e di conseguenza lo stop alle attività. “Il magazzino rimane chiuso questo a causa di tutte le vicende che conoscete bene e che hanno portato a questo risultato, errori fatti sicuramente da entrambe le parti”, prosegue e poi la chiosa “vi auguro Buon Anno”. I sindacati: “Nessuna spiegazione” Si Cobas scrive nel suo post il 2022 non inizia bene e denuncia le mancate spiegazioni ai 90 lavoratori che sono stati “liquidati con un Whatsapp”. Al centro delle critiche, il fatto che tutti i lavoratori fossero a tempo determinato e la mancanza di formazione sulla sicurezza. Il momento di maggior tensione si era registrato la sera del 10 novembre, con un blitz davanti e poi dentro al magazzino per contestare le ferie forzate ‘inflitte’ a una trentina di lavoratori che avevano scioperato nelle settimane precedenti. E poi, “oltre il danno la beffa”, gli operai “vengono anche colpevolizzati per ‘errori fatti da entrambe le parti’. Quali gli errori che l’azienda aveva commesso?: Lo sfruttamento, le irregolarità continue, la mancanza totale di sicurezza che in poco più di un mese aveva portato a quasi una decina di infortuni etc.. E che errori avrebbero commesso i lavoratori ? L’aver denunciato le irregolarità”. Per il sindacato, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, “nei dieci mesi di sopravvivenza di quel magazzino gli unici a trarne profitto sono stati esclusivamente XBT, la ZAMPIERI HOLDING e TNT/FedEx”.
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