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Istamina oltre i limiti, Unes richiama lotto di filetti di alici

17 Dicembre 2021 da dagata

Istamina oltre i limiti, Unes richiama lotto di filetti di alici. L’azienda ha avviato il provvedimento, a scopo precauzionale, riguardante un lotto di alici all’olio d’oliva in vasetto. I clienti sono invitati a riportare il prodotto in qualsiasi punto vendita per la sostituzione o il rimborso

Unes ha diramato un comunicato ufficiale in cui ha predisposto, in via precauzionale, il richiamo di un lotto di alici all’olio d’oliva, “in quanto su alcune confezioni è stato riscontrato un contenuto di istamina superiore ai limiti previsti”. In particolare, il prodotto interessato dal provvedimento è rappresentato da filetti di alici all’olio d’oliva distesi a marchio “SAPORI DI MARE”, nella confezione in vaso da 95 grammi, lotto L20/331, con scadenza 26/05/2022. Come si legge nel comunicato pubblicato da Unes sul proprio sito internet, le alici sono state prodotte da IASA SRL (IT H7546 CE) nello stabilimento di Via Nofilo – Loc. Cologna 25 a Pellezzano, in provincia di Salerno. L’azienda ha anche specificato che “i clienti che fossero in possesso di confezioni appartenenti al suddetto lotto sono invitati a riportarle in qualsiasi punto vendita Unes, che provvederà alla sostituzione con altro prodotto o al rimborso”. Inoltre, Unes, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, precisa che il richiamo è stato disposto in via precauzionale, dal momento che non è certo che il problema segnalato interessi tutti i vasetti. L’istamina può risultare fattore scatenante di allergie alimentari. Come sottolinea anche il portale di Humanitas, prestigioso polo ospedaliero nel Milanese, si tratta di un “mediatore chimico”, in pratica una sostanza che permette il passaggio di segnali tra le cellule, già ampiamente diffusa nell’organismo umano, in particolare a livello di cellule coinvolte nelle risposte allergica e immunitaria, dove l’eccessiva liberazione ha un ruolo fondamentale nelle reazioni infiammatorie e nelle patologie allergiche quali, per esempio, l’asma, la congiuntivite allergica, l’orticaria e la rinite. Ma l’istamina è presente anche come “ingrediente naturale” in numerosi alimenti di largo consumo, specie nei prodotti della fermentazione microbica quali formaggi fermentati, carni in scatola, vino, birra, molluschi e crostacei. E anche l’esposizione del pesce fresco ad alte temperature accelera la sua produzione.I sintomi delle allergie alimentari, spiegano i medici, possono essere molto diversi tra loro e comprendono, tra gli altri, formicolio o prurito alla bocca, orticaria, prurito, gonfiore a labbra, viso, lingua, gola o altre parti del corpo, difficoltà respiratorie e dolori addominali. Come sia possibile prevenire le allergie alimentari, una volta venuti a conoscenza con esami specifici, è abbastanza semplice. Il modo migliore per farlo, dicono gli esperti, è quello di conoscere e quindi evitare tutti quegli alimenti che ne sono alla base. Per essere certi, occorre leggere con attenzione le etichette degli alimenti ed evitare, tra gli altri, tutti quegli alimenti le cui quantità di istamina sono superiori alla norma.

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