Francia, Gorgonzola italiano richiamato per la presenza di listeria
28 Luglio 2021 da dagata
Francia, Gorgonzola italiano richiamato per la presenza di listeria. RASFF, ha annunciato il ritiro di un lotto di gorgonzola venduto nei supermercati di tutta la Francia, a causa della presenza del batterio Listeria monocytogenes. Il richiamo non riguarda al momento il mercato italiano
Si tratta del Gorgonzola della marca “Nuova Castelli” prodotto nello stabilimento di via T. Galimberti 4 a Reggio Emilia con la data di scadenza del 16/07/2021. Tale lotto venduto in vassoio sottovuoto da 200 g, è stato posto in vendita nei supermercati e nei negozi di medie dimensioni, nonché presso alcuni distributori di ristorazione, di tutta la Francia. Lo comunica il distributore APPRIEU INTERMARCHE, raggiungibile allo 0476668560 (in Francia) in una nota. Alcuni di questi prodotti sono stati commercializzati prima della misura di ritiro. Si raccomanda a chi li detiene di non consumarli e distruggerli, o di essere rimborsati. La Listeria è un batterio che può causare complicazioni nei soggetti più fragili: bambini piccoli, anziani, pazienti con basse difese immunitarie, donne in gravidanza. Il periodo di incubazione per la listeriosi può essere fino a otto settimane.. L’Italia al momento non è interessata dal richiamo. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo francese, invita i cittadini italiani che si recano per motivi turistici o che vivono in Francia a prestare la massima attenzione astenendosi dall’acquisto del prodotto interessato che potrebbe essere assunto anche con la pizza. L’allerta di rischio serio, è stata lanciata anche dal sistema RASFF, con la notifica 2021.3738 del 14 luglio 2021, che comunica una tossinfezione alimentare avvenuta in Francia causata da Listeria monocytogenes, probabilmente correlata dal consumo di Gorgonzola a marchio “Nuova Castelli”. Al momento non si hanno notizie su lotti spediti verso il nostro Paese, in quanto le Autorità francesi non hanno indicato nelle note RASFF l’Italia tra i Paesi destinatari del lotto contaminato, anche se il Ministero della Salute, a titolo precauzionale, ha già avviato interlocuzioni con la Commissione europea e con le Autorità francesi, per sollecitare ulteriori informazioni su Paesi e lotto interessato.
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