Comunicati stampa

Oro di Egitto torna a far parlare di se o per lo meno è intenzione dell’attuale presidente che desidera costruire una città per rilanciare l’industria del metallo prezioso giallo.
L’importanza dell’industria mineraria ha improvvisamente ripreso importanza nella attuale situazione politica ed economica soprattutto in quei paesi come l’ Egitto che vivevano in gran parte di un turismo adesso bloccato, non si sa per quanto, dalla strategia dei lockdown.
L’estrazione aurifera rappresenta uno dei settori industriali che non ha risentito della attuale crisi economica, anzi la domanda di oro nel periodo peggiore della crisi da lockdown è cresciuta in modo esponenziale.
Con la richiesta è cresciuta anche la quotazione oro sotto la spinta di un numero sempre maggiore di acquirenti che hanno acquistato oro finanziario e fisico.
In particolare l’oro fisico rappresenta una riserva di valore particolarmente strategica in quanto è monetizzabile in modo immediato ad ogni livello, dalle grandi alle piccole quantità che possano essere vendute ai compro oro Firenze o di altre città.
L’ oro di Egitto non è certo una novità per il paese che è al sesto posto tra gli stati arabi avendo circa 77 tonnellate di lingotti oro stoccati nelle proprie riserve.
L’oro di Egitto non è nemmeno difficile da trovare in quanto il territorio si trova sulla crosta terrestre araba-nubiana che è fiorente di giacimenti auriferi.
La attuale estrazione aurifera egiziana è dislocata su tra luoghi principali nel deserto orientale ma si stima che il prezioso metallo giallo si trovi in circa 120 siti.
La attività per l’apertura di nuove miniere dovrebbe essere agevolata anche da recenti leggi che hanno semplificato le regole di esplorazione sul suolo egiziano in modo da attirare nuovi investitori.
La nuova città dell’oro che il governo di Egitto pianifica di realizzare dovrebbe favorire un aumento della produzione aurifera e facilitarne l’esportazione all’estero creando una infrastruttura più competitiva che attualmente manca.