Gianfranco Battisti, AD di FS Italiane: in Italia 1.800 cantieri attivi nonostante la pandemia
16 Gennaio 2021 da gbofficeprnews
“Abbiamo 1.800 cantieri attivi, di cui molti non si sono mai fermati nemmeno durante la pandemia, siamo il primo grande investitore nel Paese e un grande motore per il suo sviluppo realizzando opere d’importanza strategica”: l’AD e DG Gianfranco Battisti porta l’impegno del Gruppo FS Italiane per la ripartenza del Paese alla tredicesima edizione dell’EY Capri Digital Summit.
Economia e trasporti nel mondo post Covid: Gianfranco Battisti, AD e DG del Gruppo FS Italiane, all’EY Capri Digital Summit
Non si è fermato durante la pandemia e nel post-Coronavirus punta a dare un contributo significativo per la ripresa economica e la ripartenza del Paese. Il Gruppo FS Italiane, come ricordato dall’Amministratore Delegato e Direttore Generale Gianfranco Battisti nel suo intervento alla tredicesima edizione dell’EY Capri Digital Summit, è “il primo investitore in Italia e un grande motore per lo sviluppo del Paese”. L’AD, invitato insieme ad altri manager, a scienziati, accademici e a diversi esperti a tracciare una strategia per il futuro del Paese alla luce dei cambiamenti determinati dalla pandemia, ha ricordato come siano oltre 1.800 i cantieri di FS Italiane attivi, “alcuni molto grandi, che non si sono mai fermati durante la pandemia”. Gianfranco Battisti ha sottolineato come il Gruppo abbia comunque portato avanti gli impegni definiti nel Piano Industriale dimostrandosi capace di riadattare efficacemente il proprio modello industriale al contesto emergenziale legato alla pandemia. FS Italiane si è inoltre contraddistinto nei giorni del lockdown riuscendo a garantire “l’approvvigionamento del Paese attraverso il trasporto di cinque milioni di tonnellate di merci”.
Gianfranco Battisti, oltre 1.800 cantieri attivi per FS Italiane: opere strategiche per lo sviluppo del Paese
Il Gruppo FS Italiane, come ricordato dall’AD e DG Gianfranco Battisti, è impegnato in diversi cantieri in cui si sta lavorando a opere di notevole rilevanza strategica per il futuro dell’Italia, come il Terzo Valico dei Giovi e la linea AV/AC Brescia Est-Verona che “rivoluzionerà la logistica del Paese, puntando su sostenibilità ambientale, sociale ed economica”. Non solo: per colmare i gap infrastrutturali che caratterizzano il Sud, nel piano industriale 2019-2023 sono stati stanziati 16 miliardi di investimenti sulle infrastrutture stradali e ferroviarie entro il 2023: interventi già previsti ma anche nuovi progetti come l’allargamento dell’AV da Salerno a Reggio Calabria. In Sicilia, dove RFI ha messo in campo 13 miliardi, sono già state lanciate gare per 2,2 miliardi e si punta sulle opportunità legate al Recovery Fund. In piano anche la riqualificazione e lo sviluppo dell’itinerario Roma-Napoli-Bari che si ridurrà a tre ore, oltre al potenziamento e alla velocizzazione dell’itinerario Napoli-Benevento-Foggia-Bari con l’obiettivo di arrivare a coprire la tratta in due ore. In uno scenario che impone di ridefinire una nuova economia dei trasporti e ripensare l’esperienza di viaggio in base alla priorità della sicurezza sanitaria, secondo Gianfranco Battisti è necessario “redistribuire l’offerta per un’accessibilità diffusa che permetta di sviluppare anche quelle aree lontane dalle grandi città”: il potenziamento della rete ferroviaria non deve concentrarsi solo sui grandi assi.
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