Comunicati stampa

–

Il cibo da asporto è ultimamente salito agli onori della cronaca come fosse una attività mai esistita prima.
In realtà da sempre esiste la possibilità di portare via il cibo se richiesto, anche molti ristoranti ben prima del lockdown prevedevano questa possibilità.
Oggi il cibo da asporto è molto più richiesto rispetto al passato ma non per un cambio di abitudini volontario delle persone ma soltanto perché è l’unica concessione chele autorità mondiali hanno fatto in questo periodo di lockdown.
Ma il cibo da asporto può essere la soluzione ai problemi di ristoranti e catering Firenze o di altrove per risollevarsi dalla crisi economica senza precedenti provocata dal lockdown.
La risposta non può essere che negativa in quanto anche se declinato nella forma della prenotazione attraverso i canali digitali tale comparto era già presente prima delle chiusure forzate di ristoranti e catering.
Nonostante attualmente le persone che richiedono cibo da asporto siano aumentate per forza di cose l’aumento non è certo sufficiente per far lavorare tutti.
Oltretutto con le chiusure un gran numero di persone si è ritrovato ad avere molto più tempo libero, tempo che soprattutto per le donne o per chi è appassionato di cucina viene speso per cucinare piatti che magari prima si preferiva consumare al ristorante.
Per questi motivi il cobo da asporto pur essendo un trend in crescita, come già era prima dei lockdown, non può essere la soluzione per settori che impiegavano un numero di addetti molto superiore a quelli necessari per la sola vendita senza servizio al tavolo.
A non favorire la situazione della ristorazione tradizionale c’è anche il difficile periodo economico che molte persone stanno attraversando, un contesto in cui il risparmio diventa una esigenza per molti.
Un risparmio che finisce inevitabilmente per coinvolgere anche il costo del cibo, fin dai prim momenti della attuale situazione in molti si sono dedicati personalmente alla preparazione del cibo.
Un modo molto efficace per risparmiare sull’alimentazione in quanto si tende acquistare i cibi meno costosi che poi vengono cucinati in casa riuscendo così a risparmiare il costo della manodopera necessaria alla realizzazione dei piatti pronti.