5 x 1000, Ecco A Cosa Serve e Come Sceglierlo
13 Novembre 2020 da GianlucaYu
Avete mai sentito parlare del 5 x mille? Il 5 x 1000 è un contributo di natura fiscale che indica una quota dell’imposta IRPEF che lo Stato italiano ripartisce tra gli enti che svolgono attività rilevanti da un punto di vista sociale. In pratica, con la finanziaria del 2006 si è data l’opportunità per il cittadino di decidere a chi destinare tale quota l’IRPEF. Si può scegliere tra organizzazioni non lucrative, attività di ricerca sanitaria e scientifica, nonché attività utili da un punto di vista sociale. A partire dal 2009, tra le finalità del 5 x mille, lo Stato ha deciso di inserire anche le associazioni sportive purché facciano dei progetti sociali. In questo modo, si può dare un contributo fattivo a tutte quelle associazioni oppure enti di natura non lucrativa che lavorano nell’ambito del sociale e cercano di dare il proprio contributo per sostenere i meno fortunati. Nella scelta di questo tipo, è importante fare attenzione a quei progetti che possano rispecchiare le proprie convinzioni personali.
Le Finalità Del 5 X 1000
Dopo la finanziaria del 2006, il 5 per mille è cambiato molto come contributo ma di fatto, le sue finalità sono sempre molto simili. Fin dall’inizio della fase sperimentale di questo contributo, i cittadini hanno subito aderito in maniera massiccia e ben oltre le aspettative del Governo. Infatti già nella prima edizione 16 milioni di Italiani hanno partecipato alla scelta del 5 x mille. C’è stata una particolare preferenza rispetto agli Enti del no profit. Dal 2009, come già accennato tra le finalità del contributo è stato introdotto anche la possibilità di dare dei contributi alle associazioni sportive dilettantistiche. Il tetto massimo poi è cresciuto a dismisura nel 2007 era stato fissato a 250 milioni di euro e poi in alzato nel 2008 a 400 milioni. Il 5 per mille, quindi come finalità, ha quella di andare a rivalutare il terzo settore e di finanziarlo in maniera diretta secondo il principio della sussidiarietà orizzontale.
Com’è Cambiato Il Contributo Del 5 X 1000 Negli Anni
Dalla fase sperimentale della finanziaria del 2006, il 5 per mille è cambiato molto negli anni. In particolare, nel 2011 con la legge 111 lo stato inserito la possibilità di andare a garantire il 5 per mille anche per rivalutare dei beni paesaggistici e culturali. Questa è una delle finalità nuove del contributo del 5 per mille con la legge 190 del 2014, lo Stato ha anche deciso di stabilizzare il contributo come fonte costante e sicura di finanziamento per tutte le associazioni che lavorano nell’ambito del terzo settore. Questa legge ha fissato il tetto massimo di 500 milioni rispetto ai 250 milioni della prima edizione. Un’altra cosa importante è garantita dalla legge nel corso del tempo in merito al 5 per 1000 e i principi di trasparenza.
Il Principio Di Trasparenza Del 5 X 1000
Il 5 per mille, riesce a essere ancora oggi molto partecipato e ben visto per i cittadini italiani. In pratica, negli anni è piaciuto molto così come è cresciuto anche il tetto massimo da destinare alle realtà del terzo settore. A partire dal 2008, lo Stato ha chiesto anche che fosse garantito il principio di trasparenza. Infatti le associazioni che ricevono il 5 per mille hanno l’obbligo di stilare un rendiconto dettagliato e preciso delle incasso per capire in che modo sono state estese le somme ricevute dai cittadini. In questo modo i contribuenti possono controllare in quale attività è stato investito il 5 per mille donato andando anche a consultare i siti dei Ministeri competenti in materia. Un modo per applicare ancora di più il principio della sussidiarietà orizzontale.
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