La logistica nel largo consumo è più sostenibile. E con Ecologistico2 ne hanno misurato i benefici in Barilla, Ferrero, Mondelez e Müller
1 Ottobre 2020 da Redaclem
Nuove case history presentano i risultati raggiunti in Italia da quattro importanti aziende del food e arricchiscono la community di Ecologistico2, il web tool che aiuta a misurare l’impatto climatico della logistica e a identificare le azioni per migliorarlo.
Il 24 settembre l’approfondimento di GS1 Italy sulla logistica sostenibile nel webinar gratuito “Gestione green della supply chain”.
Il 42% delle imprese ritiene che la sostenibilità nel trasporto dei prodotti di largo consumo sia una sfida prioritaria e improcrastinabile. E per questo sono numerosi i progetti, le iniziative e le innovazioni adottati per migliorare l’impatto della supply chain sull’ambiente, attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 e il miglioramento dell’efficienza del flusso logistico. Ma con quali risultati effettivi?
A questa domanda risponde Ecologistico2, il web tool di misurazione dell’impatto climatico dei trasporti e delle attività di magazzino sviluppato da GS1 Italy in ambito ECR Italia. Uno strumento di simulazione e di verifica a supporto delle decisioni che aiuta le imprese a trovare le soluzioni più adatte per migliorare l’impatto della loro supply chain. Con il supporto di Ecologistico2, le aziende stanno diventando più efficaci nella valutazione dell’impatto climatico del loro network logistico con la misura del PMx e della CO2e (CO2 equivalente) e sono più precise nell’identificare le leve per migliorare la sostenibilità ambientale della loro supply chain.
Non solo: Ecologistico2 è stato ideato e sviluppato in un’ottica di collaborazione di filiera e di condivisione dei casi aziendali (progetti e soluzioni), e dei relativi risultati, utili alle aziende che vogliono ridurre le loro emissioni logistiche e innescare quindi un processo virtuoso. Con l’obiettivo macro di creare consapevolezza sulla sostenibilità ambientale della logistica e diffondere una cultura aziendale improntata alla sostenibilità. Per questo la community dei suoi user rende disponibili le proprie esperienze e gli obiettivi raggiunti. Come hanno fatto Barilla, Ferrero, Mondelez Italia e Müller, presentando le loro case history e i benefici ottenuti – e misurati, grazie a Ecologistico2 – in termini di sostenibilità ambientale.
Barilla ha ridisegnato il network logistico e ridotto le emissioni dannose per l’ambiente
Come coniugare l’aumento dei volumi di merci da trasportare con l’attenzione a ridurre l’impatto ambientale della logistica? La risposta arriva dalla case history Barilla, gruppo che, tra il 2013 e il 2017, ha visto crescere la complessità del suo flusso logistico a causa dell’aumento dei volumi e dei flussi di trasferimento e spedizione, che ha portato alla saturazione dei magazzini di stabilimento. Dal 2018 l’azienda ha così avviato il progetto DNA (Distribution Network Assessment) con cui ha progressivamente eliminato i flussi ai cosiddetti “mix warehouse” di stabilimento per concentrarli negli hub, più idonei ed efficienti.
Il risultato è stato l’ottimizzazione dei flussi e delle saturazioni: i chilometri totali percorsi sono diminuiti del 7% su base annua mentre il numero dei viaggi è aumentato del 10% per effetto della riduzione del 15% della percorrenza media per viaggio. La maggiore efficienza del nuovo sistema distributivo ha consentito a Barilla, su base annua, di ridurre del 16% le emissioni di CO2 per tonnellata di merce spedita, di risparmiare le emissioni totali di gas serra (pari a circa 530 tonnellate di CO2e in meno) e di tagliare del 7% le emissioni di polveri sottili (PMx).
Ferrero verso l’azzeramento delle emissioni di CO2 con il biometano
È dal 2012 che Ferrero ha avviato un percorso per ridurre l’impatto ambientale nei trasferimenti dei prodotti finiti e intermedi da e per lo stabilimento di Alba, intervenendo su vari fronti: ammodernando in modo progressivo la flotta di automezzi (compresi quelli dei fornitori), ottimizzando i carichi (riducendo così il numero dei mezzi utilizzati e della loro percorrenza) e migliorando la media della classe Euro dei mezzi, introducendo anche mezzi a CNG, con la riduzione di circa il 50% delle emissioni di polveri sottili (PMx).
A settembre 2019 Ferrero è andata oltre: ha abbandonato il gas metano di origine fossile come carburante dei veicoli del polo di Alba e l’ha sostituito con il biometano, ottenendo un taglio del 55% delle emissioni di CO2 (well-to-wheel) rispetto all’esercizio 2015/16.
Grazie a Ecologistico2, Ferrero ha inoltre simulato uno scenario a regime di veicoli alimentati al 100% con biometano: le emissioni di CO2 prodotte dai mezzi (tank-to-wheel) e le polveri sottili sarebbero azzerate, mentre quelle legate alla produzione e distribuzione del biocombustibile (well-to-tank) si ridurrebbero a 124 tonnellate di CO2e l’anno.
Mondelez Italia: più efficienza e meno emissioni unificando i flussi logistici
Mondelez ha ridisegnato i flussi in Italia dei prodotti della sua divisione Snack con il duplice obiettivo di migliorare la logistica e di renderla più sostenibile. Ha quindi realizzato un unico hub logistico per le merci in arrivo dai vari impianti europei e in partenza per i punti di consegna in Italia, unificando anche gli ordini dei clienti italiani.
Per la realizzazione di questo progetto è stata dunque fondamentale la collaborazione dei clienti della Distribuzione, a partire dall’allineamento delle anagrafiche e dalla ottimizzazione degli ordini, favorendo gli strati completi dei pallet, per arrivare all’accorpamento di ordini, documenti di trasporto e fatture.
Rimodulando i flussi e unificando gli stock in un solo magazzino, Mondelez ha ottenuto immediati benefici sia a monte sia, soprattutto, a valle (nelle spedizioni dirette ai punti di consegna), migliorando del 12,5% la saturazione degli automezzi. Dunque, a parità di merce trasportata, sono stati effettuati meno viaggi, realizzando meno consumi e meno emissioni nell’ambiente. Benefici misurati grazie a Ecologistico2, da cui è emerso che, su base annua, sono state risparmiate 810,84 tonnellate di CO2e (per oltre il 90% relativo ai flussi outbound), e sono stati abbattuti circa 4,58 kg di PMx/anno.
Müller ha scelto il trasporto intermodale strada rotaia refrigerato tra Germania e Italia per migliorare l’efficienza della logistica e l’impronta ambientale
L’incremento di capacità di carico, grazie alla nuova modalità di trasporto, ha permesso a Müller di ottenere un incremento compreso tra il 17% e il 19% di quantità di merce trasportata per viaggio, ottenendo un risparmio in termini di viaggi equivalenti su strada pari a 9 viaggi/anno. Maggiori quantitativi di merce spedita ma anche meno emissioni WtW (well-to-wheel): sono questi i risultati, misurati da Ecologistico2, della sperimentazione avviata da Müller nel 2018 sulla logistica dei prodotti destinati al mercato italiano con l’obiettivo di migliorare la propria impronta ambientale.
Trasferendo su treno tre carichi a settimana sulla tratta Dresda-Lipsia-Verona-Melegnano, impiegando container refrigerati per il trasporto intermodale e aumentando la saturazione, Müller ha ottenuto risultati significativi nella sua logistica: ha diminuito le emissioni WtW di 40,99 tonnellate di CO2e annue. Un risultato ancora più positivo perché ottenuto nonostante il significativo aumento delle percorrenze (+28% circa).
Per approfondimenti, visita il sito GS1 Italy e Logistica collaborativa.
Il 24 settembre l’approfondimento nel webinar gratuito di GS1 Italy
Le esperienze di Barilla e di Mondelez Italia saranno approfondite nel corso del webinar gratuito di GS1 Italy “Gestione green della supply chain. Come misurare e comunicare l’impronta climatica”, che si terrà giovedì 24 settembre 2020, dalle 10.00 alle 12.00, nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile 2020.
Con gli esperti di GS1 Italy e attraverso le testimonianze delle aziende, l’evento sarà occasione per scoprire come calcolare e ridurre le emissioni nell’atmosfera, ottimizzando allo stesso tempo la logistica, e per approfondire diversi temi, tra cui:
- Impatto climatico e carbon footprint.
- Obiettivi europei e norme di riferimento.
- “Green logistics” per trasporti e magazzini con Ecologistico2.
- CSR e comunicazione: il clima e il consumatore finale.
Maggiori informazioni e il form di iscrizione all’evento sono disponibili sul sito di GS1 Italy.
Per rimanere aggiornati e seguire il tema sui social #ecologistico
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GS1 Italy è l’associazione che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l’obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. Offre soluzioni concrete come i sistemi standard GS1, per favorire la visibilità e l’efficienza della catena del valore. Il più conosciuto è il codice a barre, usato in Italia e in oltre 150 paesi al mondo, permette lo scambio di informazioni tra Industria e Distribuzione con chiarezza, semplicità e senza errori. Propone inoltre tecniche, strumenti, strategie operative: sono i processi condivisi ECR.
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