Comunicati stampa

Dopo aver vissuto una crisi acuta innescata dalla pandemia, il settore finanziario nelle ultime settimane ha beneficiato di due fattori. Anzitutto il miglioramento dei dati sanitari, in secondo luogo i dati macro meno pesanti del previsto, che hanno alimentato la speranza di una rapida ripresa. Tuttavia, i segnali incoraggianti continuano a mescolarsi con la presenza di diversi fattori di rischio.

Ciò che spinge il settore finanziario

Cominciamo proprio dai segnali incoraggianti. Il primo è arrivato dalla BCE. La banca centrale europea sta facendo il possibile per garantire sponde di liquidità al settore. I tecnici della Eurotower sono infatti ben consapevoli che la ripresa non può prescindere dalla solidità del sistema finanziario. Le singole banche inoltre hanno già scontato nel loro prezzo l’attesa di utili in calo. Il mercato nell’arco degli ultimi 3 mesi li ha rivisti al ribasso del 45%. Da ora in avanti quindi, tutto quel che arriva sarà tanto di guadagnato. Un altro segnale interessante giunge poi dal comparto obbligazionario. Le curve si sono fatte più ripide, e questo fornisce un ulteriore fattore di supporto.

Il parziale recupero dopo il crollo

Tutti questi elementi hanno guidato la ripresa delle quotazioni. L’indice bancario europeo, che nella fase acuta della crisi pandemia s’è dimezzato (il valore è sceso infatti del 46%), ha poi avuto una progressione del 29% rispetto ai minimi. In sostanza è stato assorbito il 40% dell’arretramento precedente. Ciò vuol dire che c’è ancora spazio per un recupero. Purtroppo però non c’è modo di prevedere inversione del trend, e quindi se questo recupero si consoliderà oppure no.

Quello che ostacola la ripresa

Bisogna evidenziare infatti che rimangono anche diversi fattori di rischio che potrebbero inficiare la strategia breakout dalla crisi. Ricordiamo che il settore finanziario è stato già infiacchito dalle conseguenze della Grande Crisi Finanziaria. Le cicatrici non sono ancora del tutto sparite. Inoltre è bene ricordare che un altro massiccio recupero è possibile solo se il collasso degli utili 2020 si rivelerà essere un episodio isolato. In pratica occorre un consistente recupero di redditività. Se dovesse emergere la percezione di una nuova ondata di contagi, allora il rally delle ultime settimane potrebbe invertire il corso, riportando le lancette del mercato indietro di qualche giorno o settimana.