Bando alle speculazioni: il Maestro Maquignaz incita la regione a mostrare il meglio
20 Marzo 2020 da ufficiostampa
Torna alla carica l’artista Gabriele Maquignaz. Per affrontare una crisi di livello globale serve un fronte unito e compatto ribadisce. In situazioni come quella causata dal virus Covid-19 che semina ansie, oltre che sofferenza e incertezza, l’uomo ha due possibilità: dimostra o il peggio o il meglio di sé. Ed è responsabilità di ciascuno, proprio in questi momenti confusi, prestare attenzione alle proprie parole e a quelle degli altri. Vale lo stesso principio per le azioni. L’isolamento, questa dura prova a cui siamo sottoposti, ne è una inconfutabile testimonianza.
Se da un lato la volontà diffusa di porre un freno al contagio si fa sempre più concreta, manca una chiarezza altrettanto concreta sul versante economico. “Ho notato – commenta Gabriele Maquignaz – sia a livello regionale sia nazionale un atteggiamento di alcuni movimenti politici non in linea con il grave momento di emergenza che stiamo attraversando.
Tutti sanno che il problema è mondiale e che l’Europa, il governo italiano e la nostra Valle d’Aosta stanno preparando ingenti risorse e disposizioni per contenere lo choc economico. Mi chiedo con che coraggio si possa speculare per avere del consenso in un momento così grave per la nostra comunità”. Un rimprovero doloroso e doveroso da parte di chi si batte in prima linea per il risollevamento economico dell’Italia.
Continua poi dicendo: “Alcuni personaggi che rappresentano dei movimenti politici dovrebbero stare zitti e adoperarsi per creare unità nella nostra amata Valle d’Aosta. Infine ritengo doveroso esprimere solidarietà al presidente Renzo Testolin, a tutti i medici e alle persone che si stanno adoperando con spirito di servizio per aiutare la popolazione”.
Fare di più, fare del proprio meglio dovrebbe essere prassi quotidiana, e invece non è così per Gabriele Maquignaz. Il suo appello non dovrebbe perciò, mai come in questi giorni, cadere inascoltato. Lasciare da parte gli interessi inopportuni di pochi per sostenere l’economia nazionale è forse solo una lontana utopia, qualcosa di improponibile? La risposta a chi compete.
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