Scandalo “estimi catastali” a Lecce. La Cassazione rigetta l’impugnazione dell’Agenzia delle Entrate contro il primo ricorso collettivo dei contribuenti leccesi.
7 Novembre 2019 da dagata
Scandalo “estimi catastali” a Lecce. La Cassazione rigetta l’impugnazione dell’Agenzia delle Entrate contro il primo ricorso collettivo dei contribuenti leccesi. Sdoganata definitivamente la class action in ambito tributario anche nella vicenda del riclassamento generalizzato degli immobili nel capoluogo salentino
Sdoganata definitivamente dalla Corte di Cassazione la possibilità di agire collettivamente anche in ambito di contenzioso tributario. E l’ordinanza n. 27576/2019 depositata lo scorso 28 ottobre dalla sezione tributaria della Suprema Corte, costituisce un importante ed ulteriore precedente per tutti quei contribuenti leccesi che per il tramite dello “Sportello dei Diritti” decisero d’impugnare coralmente gli avvisi di accertamento dell’Agenzia del Territorio per il nuovo classamento generalizzato degli estimi catastali nel comune di Lecce. Nella fattispecie, infatti, è stata rigettata l’impugnazione del Fisco contro il primo ricorso collettivo, con la conseguenza che, dopo i precedenti che avevano visto vittoriosi singoli contribuenti, è stato accertato definitivamente e in via del tutto inoppugnabile che – anche per coloro che avevano agito collettivamente e con un unico ricorso e che avevano resistito innanzi ai giudici di legittimità assistiti dall’avvocato Maurizio Villani – l’operazione avviata su input della vecchia amministrazione del capoluogo salentino era del tutto illegittima e che quindi il nuovo classamento degli immobili, nullo. Una nuova importante e significativa vittoria per la nostra associazione, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, che sin dall’inizio e su consiglio dell’avvocato Maurizio Villani, aveva invitato i contribuenti ad agire collettivamente in questa vicenda per ridurre i costi di lite e per poter meglio essere rappresentati innanzi ai vari gradi di giudizio in ragione delle migliaia di avvisi arrivati contemporaneamente ai leccesi. Resta però il rammarico che per coloro che non decisero di proporre impugnazione, i nuovi estimi ingiustificati e illegittimi, sono diventati definitivi mentre, ad oggi, non risulta resa nota alcuna conseguenza per i responsabili di quella che si è rivelata come una sciagurata operazione.
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