Muore dopo essere stato leccato dal cane: 63enne contrae una rara infezione e muore nel giro di un paio di settimane
29 Novembre 2019 da dagata
Muore dopo essere stato leccato dal cane: 63enne contrae una rara infezione e muore nel giro di un paio di settimane. Lo Sportello dei Diritti: “È un caso raro e anomalo, ma impone delle accortezze”
Un 63enne ha perso la vita in Germania in seguito a un contatto con il suo cane. A condurlo alla morte in poco più di due settimane è stato un batterio che normalmente si contrae attraverso il morso dell’animale. Lo riporta lo “European Journal of Case Reports in Internal Medicine. Secondo quanto descritto l’uomo si è presentato in ospedale con sintomi influenzali che duravano da tre giorni come febbre e respiro corto. Il giorno prima gli erano inoltre comparse delle macchie color porpora sul viso e sulle gambe ed era stato assalito da dolori muscolari agli arti inferiori. A quattro giorni dal ricovero, le analisi svolte hanno permesso di stabilire che aveva contratto il Capnocytophaga canimorsus, un batterio normalmente presente nella cavità orale di cani e gatti. Non l’aveva tuttavia contratto come accade di solito attraverso il morso di un cane, ma facendosi leccare dal proprio amico a quattro zampe. L’infezione gli è stata fatale nel giro di 16 giorni dal ricovero. Gli arti e il viso gli si sono ricoperti di macchie color porpora e l’uomo ha sviluppato encefalopatia, paralisi intestinale, insufficienza renale ed epatica e un’infezione sistemica contro la quale gli antibiotici non hanno potuto molto. Ha inoltre subito un arresto cardiaco dopo il quale è stato rianimato, intubato e ventilato artificialmente. L’insorgere di un grave edema cerebrale ha infine convinto i suoi familiari a spegnere le macchine. I medici dell’Ospedale della Croce rossa di Brema che lo hanno avuto in cura precisano che le infezioni da Capnocytophaga canimorsus sono rare e diventano più spesso fatali in caso di immunodeficienza, asportazione pregressa della milza o abuso di alcool. Il paziente deceduto, tuttavia, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non rientrava in nessuna di queste tre fattispecie. Il decesso del 63enne risale al 2018, ma il suo caso è stato illustrato sullo “European Journal of Case Reports in Internal Medicine” solo recentemente. Nell’abstract dell’articolo non viene specificato in quali aree del viso o del resto del corpo il paziente si fosse fatto leccare dal cane. Secondo i medici di Brema il paziente ha contratto il Capnocytophaga canimorsus anche se non è stato morso da un cane o non è affetto da immunodeficienza. Lo scorso anno un 48enne americano aveva perso braccia, gambe e naso dopo aver contratto lo stesso batterio facendosi leccare da un cane. La raccomandazione per i padroni di cani e gatti è di chiedere urgentemente il consiglio di un medico nel caso in cui accusino dei sintomi influenzali per loro inusuali. Il tipo di batterio, la capnocytophaga canimorsus, fa parte della flora all’interno della bocca del cane e solitamente non provoca malattie significative.
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