Sorgesana di Acqua Lete contaminata, il Ministero della Salute ritira un lotto di bottiglie da mezzo litro
26 Settembre 2019 da dagata
Sorgesana di Acqua Lete contaminata, il Ministero della Salute ritira un lotto di bottiglie da mezzo litro. Chi ha in casa acqua ” Sorgesana” – di Acqua Lete, nel formato da 0,5 L PET Naturale, imbottigliata presso nello stabilimento di Pratella, in provincia di Caserta con numero di lotto 13.02.21 L 402 14, con data di scadenza 13 febbraio 2021, deve evitare di consumarla e riportarla al negozio dove è stata acquistata. Il richiamo è avvenuto su indicazione dello stesso produttore: “Si garantisce l’assoluta purezza per tutti gli altri prodotti”
Il Ministero della Salute invita chi ha in casa acqua “Sorgesana” – di Acqua Lete, nel formato da 50 cl PET Naturale, imbottigliata presso lo stabilimento di Pratella, in provincia di Caserta con numero di lotto 13.02.21 L 402 14, con data di scadenza 13 febbraio 2021, a evitare di consumarla e a riportarla al negozio dove è stata acquistata. Il Ministero, in un comunicato diffuso il 16 settembre, informa che quel lotto contiene una presenza per la presenza di batteri Pseudomonas aeruginosa. Tutti gli altri lotti sono sicuri, precisa il Ministero. La stessa Acqua Lete S.p.A. il 14 settembre ha disposto il ritiro dal commercio del lotto delle bottigliette da 50 cl PET di acqua minerale naturale. La decisione, ha scritto l’azienda in un comunicato, “è stata presa a seguito dei campionamenti svolti dall’autorità sanitaria di competenza su alcune bottiglie prelevate che hanno rilevato una non conformità dovuta alla presenza di batteri Pseudomonas aeruginosa”. Secondo quanto riportato nell’avviso del ministero della Salute, il richiamo è avvenuto su indicazione dello stesso produttore. Pertanto Lete Spa invita a “non consumare i prodotti appartenenti al lotto sopraindicato e a restituirli al punto vendita”. Il Pseudomonas aeruginosa è un batterio ubiquitario, non fermentante, con semplici richieste nutrizionali, considerato un patogeno opportunista nell’uomo. Inizialmente era noto come Bacillus pyocyaneus in riferimento al particolare colore blu del pus che si forma nelle ferite infettate, dovuto alla presenza del pigmento antibiotico piocianina. E’ un batterio molto virulento ma non riesce a sostenere seri quadri patologici in soggetti immunocompetenti. A volte tuttavia se infetta il meato urinario può provocare infezioni estese, che possono causare la morte dei tessuti e il decesso per setticemia.Il New England Journal of Medicine, evidenzia evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha spiegato quanto poco si sappia di questa sindrome, nonostante sia la decima causa di morte negli Stati Uniti. “Sappiamo molto di quello che succede a un paziente quando contrae l’infezione – ha detto il dottor Greg Martin, dell’Università di Atlanta – ma sappiamo molto poco sulle cause”
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