Molestie sessuali. Shock in GB, strette di mano potrebbero essere vietate sul posto di lavoro
27 Aprile 2019 da dagata
Shock in Regno Unito: strette di mano (e qualsiasi tipo di contatto “fisico”) potrebbero essere vietate in base a nuove regole nei luoghi di lavoro per evitare costose azioni per molestie sessuali. Allo studio nuovi regolamenti “lavoristici” in Gran Bretagna che sarebbero conseguenza del movimento #MeToo
Una notizia rimbalza dal Regno Unito e che ha dell’incredibile: strette di mano (e qualsiasi tipo di contatto “fisico”) potrebbero essere vietate in base a nuove regole sui posti di lavoro per evitare costose denunce di molestie sessuali, ha dichiarato un’esperta in materia di diritto del lavoro. Kate Palmer, consigliere associato di consulenza per le risorse umane, ha sostenuto che i datori di lavoro possono vietare ogni forma di contatto fisico per evitare confusione su quale tipo di tocco sia appropriato. La Palmer ha affermato che il movimento #MeToo ha costretto i datori di lavoro a pensare di attuare migliori politiche “in bianco e nero”.”Alcuni datori di lavoro potrebbero vietare completamente il contatto fisico”, ha precisato, intervistata dalla stampa. “Se si sta andando troppo lontano o no è una domanda che vorrei porre, perché è contestuale. Scuotere la mano di qualcuno è troppo lontano da una molestia? Potrebbero semplicemente stabilire: “nessun contatto” perché non c’è un’area grigia. “Ha detto che una stretta di mano è “probabilmente sicura” a meno che un datore di lavoro non la vieti, quindi è una regola che dovrà essere seguita. Basti pensare che tre persone su quattro desiderano un divieto totale di contatto fisico sul posto di lavoro, secondo un recente sondaggio di 2000 adulti sulla rivista Totaljobs. L’esperta ha aggiunto che mettere una mano sulla schiena di qualcuno o dare un abbraccio quando si è arrabbiati potrebbe essere “troppo personale” e i dipendenti dovrebbero essere “consapevoli” di quel tipo di tocco. Ha detto che il livello di contatto appropriato varia da persona a persona, ma anche da attività ad attività. Ad esempio, accarezzare qualcuno sul retro di un cantiere può essere più accettabile che farlo in ufficio. La consulente ha precisato che i datori di lavoro dovrebbero chiarire quali sono le loro politiche. Ha aggiunto che il posto di lavoro si estende fuori dall’ufficio, compresi i drink o le feste aziendali. In definitiva, i datori di lavoro dovrebbero ricordare al personale di “essere ragionevole, ma di non oltrepassare la linea”. Si tratta d’idee assurde, per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” in paesi come il nostro dove i “contatti” umani, seppur affievolendosi, resistono ancora. Si tratta solo di riaccendere il “buon senso” in ogni luogo ed in ogni rapporto, ed applicare correttamente le norme vigenti sui posti di lavoro per evitare che ogni tipo di contatto fisico possa essere scambiato per qualcos’altro, quando va punito severamente ogni comportamento molesto e vessatorio come ribadiamo noi da anni nella nostra lotta sul mobbing e le molestie sul lavoro.
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