Malta: grave un’italiana alla guida di uno scooter
6 Marzo 2019 da dagata
Malta: grave un’italiana alla guida di uno scooter. Una donna italiana è rimasta gravemente ferita in un incidente avvenuto nel pomeriggio di sabato 16 febbraio.
La vittima del sinistro, una 40enne residente a Msida, si trovava alla guida del suo scooter Peugeot Tweet e ha avuto la peggio in un impatto con un veicolo Nissan March guidato da una 30enne maltese residente a Zejtun. Sul luogo dell’accaduto, in Triq id-Dejma a Zejtun, sono intervenute immediatamente le forze di polizia e un’ambulanza, che ha trasferito la motociclista all’ospedale Mater Dei in gravi condizioni. Per ricostruire la dinamica dell’incidente sono in corso indagini. Alla luce di questi gravi incidenti che vedono coinvolti i nostri connazionali all’estero, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, suggerisce caldamente a tutti coloro che sono in procinto di recarsi temporaneamente all’estero, nel loro stesso interesse, di munirsi della Tessera europea assicurazione malattia (TEAM), per viaggi in Paesi dell’UE, o, per viaggi extra UE, di un’assicurazione sanitaria con un adeguato massimale, tale da coprire non solo le spese di cure mediche e terapie effettuate presso strutture ospedaliere e sanitarie locali, ma anche l’eventuale trasferimento aereo in un altro Paese o il rimpatrio del malato, nei casi più gravi anche per mezzo di aero-ambulanza. E’ infatti noto che in numerosi Paesi gli standard medico-sanitari locali sono diversi da quelli europei, e che spesso le strutture private presentano costi molto elevati per ogni tipo di assistenza, cura o prestazione erogata. Occorre ricordare che le Rappresentanze diplomatico-consolari, pur fornendo l’assistenza necessaria, non possono sostenere nè garantire pagamenti diretti di carattere privato; soltanto nei casi più gravi ed urgenti, esse possono concedere ai connazionali non residenti nella circoscrizione consolare e che versino in situazione di indigenza dei prestiti con promessa di restituzione, che dovranno essere, comunque, rimborsati allo Stato dopo il rientro in Italia.
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