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Bank of Valletta sotto attacco hacker: servizi sospesi e correntisti anche italiani in allarme

6 Marzo 2019 da dagata

Bank of Valletta sotto attacco hacker: servizi sospesi e correntisti anche italiani in allarme. La più grande banca maltese ha dovuto chiudere gli sportelli delle sue filiali in tutta l’isola, bloccando tutte le operazioni ed i conti online.

Massiccio attacco hacker a Malta ai danni di Bank of Valletta. Lo ha comunicato in una nota la stessa banca che ha affermato di aver subito una intrusione informatica con accesso non autorizzato a dati di clienti anche italiani relativi solo a prestiti personali. Gli hacker avrebbero cercato di rubare a BOV ben 13 milioni di euro, tramite il tentativo di un trasferimento illecito verso conti esteri. Nel primo pomeriggio di mercoledì 13 febbraio l’istituto di credito ha emanato la seguente comunicazione, arrivata in breve tempo a tutti i correntisti come un fulmine a ciel sereno: «Tutte le funzioni della banca, le filiali, gli sportelli bancari, i servizi bancari mobili e persino i servizi di posta elettronica, sono state sospese, e il suo sito web è stato messo offline».La banca ha assicurato i correntisti che non c’è stata nessuna intrusione nei conti correnti personali: «I fondi dei clienti non sono stati in alcun modo influenzati o compromessi».Secondo il primo ministro maltese Joseph Muscat l’attacco hacker arriverebbe da oltre oceano. I 13 milioni di euro, infatti, sarebbero dovuti essere trasferiti in banche di Hong Kong, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Regno unito. La situazione dovrebbe comunque essere ritornata alla normalità già all’indomani, nella mattina di giovedì 14 febbraio, quando l’accesso ai conti online BOV sembra essere stato ripristinato. Non è escluso che questo attacco sia avvenuto a semplice scopo dimostrativo, un comportamento tipico degli hacker che amano fare breccia in server ritenuti sicuri. A tal proposito, per Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, ancora una volta è la prova che nessuno è immune agli attacchi informatici. La nostra preoccupazione che non venga compromessa ulteriormente la privacy e la sicurezza dei cittadini.

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