Sospetta frode su farmaco antitumorale scaduto venduto in Europa. Lotto di “Alimta” è stato ritirato precauzionalmente dalla circolazione.
11 Gennaio 2019 da dagata
Sospetta frode su farmaco antitumorale scaduto venduto in Europa. Lotto di “Alimta” è stato ritirato precauzionalmente dalla circolazione. L’inchiesta è partita in Austria. Trentadue confezioni sono state ritirate. Il termine di scadenza sarebbe stato illegalmente prorogato di un anno.
Un lotto già scaduto del farmaco anticancro del polmone “Alimta” (nome generico: pemetrexed) in confezione probabilmente contraffatta è stato richiamato precauzionalmente dal produttore in diversi paesi europei, secondo quanto riferito dall’Ufficio federale per la sicurezza della Salute (BASG) austriaco, l’omologo dell’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA). Sarebbero 32 le confezioni “sospette” in Austria. In particolare, il termine di scadenza, sarebbe stato illegalmente prorogato di un anno. Il principio attivo Pemetrexed è fondamentalmente stabile anche se somministrato a distanza di un un anno dalla scadenza indicata o con una conservazione inadeguata e ad oggi non vi è alcuna evidenza di un rischio acuto per la salute, ha comunicato il BASG. Le analisi di laboratorio per il controllo del farmaco da parte del produttore, hanno dimostrato che il contenuto delle fiale importate parallelamente non sarebbe stato manomesso. Il pericolo iniziale non sarebbe più presente, perché tutte le confezioni disponibili in Austria sono già state recuperate. Le indagini sono comunque ancora in corso. Sospettato di essere colpito dalla contraffazione sarebbe solo il lotto C586047F. L’ente austriaco ha invitato medici e farmacisti di valutare l’efficacia dei trattamenti con questo lotto e segnalare immediatamente qualsiasi risultato. Tuttavia, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, al momento non è dato sapere se confezioni dello stesso lotto siano state distribuite anche nel resto d’Europa o in Italia. Ecco perché invitiamo l’AIFA a chiarire se nel nostro Paese sussista lo stesso rischio e, in caso affermativo, comunicare se analogo richiamo è stato già tempestivamente ordinato.
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