Federico Motta (Federico Motta Editore): 3 anni fa designato alla guida dell’Associazione Italiana Editori
30 Novembre 2018 da articolinews
Federico Motta (Federico Motta Editore) veniva appuntato esattamente tre anni fa, nel settembre del 2015, alla Presidenza dell’associazione italiana di categoria degli editori, presente all’interno di Confindustria, a seguito di una Riunione dell’assemblea degli editori. Motta aveva ricoperto il medesimo ruolo per 12 anni fino al 2009.
Federico Motta (Federico Motta Editore): nominato nel 2015 alla guida di Aie
In queste settimane ricorrono i tre anni dalla nomina di Federico Motta (Federico Motta Editore) a capo dell’Aie, acronimo di Associazione Italiana Editori, riferimento di categoria a livello nazionale degli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche ed e-book e aderente alla Confindustria. Era infatti settembre del 2015 quando Motta tornava con una nota diffusa al pubblico, ai vertici di Aie: all’epoca 60enne, aveva già ricoperto quel ruolo per ben 12 anni tra il 1997 e il 2009, per poi divenire dal 2008 al 2010 figura apicale della Federazione degli Editori Europei e dal 2007 al 2009 Presidente di Confindustria Cultura Italia. In un’intervista pubblicata su YouTube Federico Motta, fresco di nomina, pur riconoscendo la complessità della gestione di un mondo come quello dell’editoria nostrana, tuttavia aveva già molto ben chiari quelli che sarebbero stati gli obiettivi della sua presidenza. Un elemento sicuramente fondamentale di quello che sarebbe poi stato il suo programma era quello della tutela del diritto d’autore, poiché nella sua visione una qualsiasi sfida al copyright era percepita come una minaccia diretta alla produzione culturale da parte del mondo dell’editoria. In seconda battuta, richiamava l’associazione di categoria a essere compatta sul fronte europeo e a sostenere le politiche dell’allora Ministro della Cultura e del Turismo Dario Franceschini nei confronti proprio dell’Europa. Motta infatti riconosceva agli editori da lui presieduti un ruolo culturale decisivo, in quanto portatori di istanze quali una sensibilizzazione sulla promozione della lettura e sul miglioramento dei contenuti scolastici, subordinando quindi il mero interesse economico a quello sociale.
Federico Motta (Federico Motta Editore): il programma
Federico Motta (Federico Motta Editore) affermava così nel momento dell’annuncio della nomina: “A chi chiede se la mia presidenza sarà di continuità o di cambiamento, rispondo che continueremo a cambiare, come abbiamo sempre fatto” aggiungendo inoltre che “Viviamo in un mondo in cui l’innovazione è imprescindibile, nelle nostre aziende come nell’Associazione che le rappresenta”. L’essere sempre al passo con i tempi era quindi certamente un elemento imprescindibile nella direzione da imprimere a una associazione di categoria come l’Aie che rappresentava, e rappresenta ancora oggi, una parte rilevante dell’editoria libraria italiana e che annovera tra i suoi doveri statuari quelli di proteggere, tutelandone gli interessi, gli editori, di favorire la loro crescita professionale e di promuovere iniziative che siano prima di tutto un contributo alla diffusione dei libri, della lettura e della cultura italiana dentro e fuori dai nostri confini geografici. L’assemblea degli editori eleggeva inoltre al termine della stessa riunione i presidenti dei gruppi che formano l’Associazione, e che da regolamento ricoprono anche il ruolo di vicepresidenti dell’Aie: nello specifico, questi erano Alessandro Monti, Presidente del gruppo Editoria di varia, Andrea Angiolini, a capo del gruppo Accademico professionale, Giorgio Palumbo, referente per il gruppo Educativo e Antonio Monaco, portavoce del gruppo Piccoli editori.
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