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Dopo aver fatto annusare agli investitori la quota 1300 dollari l’oncia fino alla scorsa primavera, l’oro ha progressivamente perso quota e sta continuando una lunga battaglia sul livello 1200. Ma quali sono le prospettive per il futuro? La fase di stanca del mercato è giunta alla fine oppure no?

Gli analisti si dividono sull’oro

Quando si parla della quotazione dell’oro si dà per scontato che tutti gli scenari, anche quelli che sembrano più prevedibili, possono improvvisamente cambiare in relazione agli umori del mercato. Del resto parliamo del bene rifugio per eccellenza, che è estremamente legato al contesto economico globale. Non bisogna stupirsi quindi se gli analisti dei migliori siti per fare trading online hanno delle visioni anche molto discordanti riguardo al futuro del settore.

Banche centrali e contesti geopolitici

Uno dei punti attorno al quale sono tutti unanimi è che bisognerà tenere d’occhio l’atteggiamento della FED. L’incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, se proseguirà con il ritmo anticipato dagli economisti della banca centrale statunitense, dovrebbe spingere l’oro ancor più verso il basso. A dicembre infatti dovrebbe esserci il quarto ritocco del 2018, mentre nel prossimo anno sono programmati altri 3 interventi restrittivi. Secondo loro quindi è il caso seguire ancora strategie trend following (breakout trading) riguardo al metallo giallo. L’inversione di rotta la rialzo resta lontana.

Un peso importante nel prossimo futuro però lo avrà anche il contesto geopolitico internazionale. L’Europa sembra avere molte spine al suo interno, Trump si avvicina al primo appuntamento elettorale rilevante dalla sua elezione, mentre la tensione sul fronte commerciale rischia di minare l’intera crescita economica globale. Tutti fattori che potrebbero creare apprensione sui mercati, spingendo così la quotazione dell’oro.