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Amos Genish a CNBC: “Soddisfatti dell’accoglimento della trimestrale”

3 Settembre 2018 da comunicazionewebag

CNBC intervista Amos Genish: oltre ad analizzare i numeri della trimestrale, l’AD di TIM si sofferma su strategie e obiettivi del gruppo, anche alla luce dell’evoluzione del mercato.

Amos Genish, AD Tim

Amos Genish alla CNBC: il commento sulla trimestrale TIM

All’indomani della trimestrale, l’AD di TIM Amos Genish è protagonista di una lunga intervista per CNBC. Il manager affronta diverse questioni, a partire dalla performance del gruppo nel secondo trimestre 2018: “Siamo soddisfatti di come il mercato ha accolto i nostri numeri: ha avuto la possibilità di valutarli su base stand-alone e di vedere che a livello di gruppo abbiamo una crescita costante del fatturato”. L’AD evidenzia inoltre come altrettanto importante è “avere dimostrato disciplina a livello di Capex (CAPital EXpenditure): le spese si sono ridotte in misura significativa rispetto all’anno scorso, mentre l’operating free cash flow e il working capital crescono a doppia cifra”. Risultati che fanno ben sperare e che secondo il manager proiettano il gruppo rispetto ad altri operatori “nella posizione migliore per gestire le nuove sfide”. In merito alle aspettative del mercato, Amos Genish è sicuro che l’attesa sia “sulle nostre prossime mosse strategiche e su alcuni catalizzatori che vanno oltre il miglioramento a livello operativo”. Il riferimento è alla separazione della rete: “Il processo è in corso e ci aspettiamo si concluda nel primo trimestre 2019”.

Amos Genish: i temi affrontati nell’intervista a CNBC

Nell’intervista rilasciata a CNBC, l’AD di TIM Amos Genish si sofferma anche sugli obiettivi che il gruppo si propone di raggiungere nei prossimi anni: “Il più importante è tornare all’investment grade e a una politica dei dividendi”. Per farlo il manager non esclude la cessione di asset no core: “A oggi è in vendita Persidera. Su altri asset, in ogni caso, prima di informare il mercato occorre l’approvazione da parte del CdA e la vendita”. Su DigiTIM invece l’AD assicura che l’attuazione procede a piano ritmo così come è stato annunciato a inizio 2018: “È una trasformazione digitale che riguarda l’anima della compagnia ma alla fine lo scopo è migliorare la soddisfazione dei clienti e la loro esperienza nel viaggio digitale mantenendo la nostra leadership in tutti i segmenti e i territori”. Individuando nella migrazione alla fibra e nella convergenza dell’offerta di prodotti e servizi alcuni elementi chiave che unitamente a uno snellimento dell’organizzazione aziendale interna contribuiranno “a rendere più sostenibile il business model di Tim per i prossimi anni”. Amos Genish parla anche di Iliad: “Ci vorrà tempo per valutare l’impatto complessivo sul mercato mobile italiano, ma rispetto ad altri grandi operatori TIM si è mossa per tempo ed è nella posizione migliore per gestirlo”. E su Open Fiber: “Ogni forma di collaborazione è positiva perché possiamo combinare gli sforzi e costruire insieme senza sovrapporci: siamo pronti a collaborare con altri players”.

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