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Cacciatori contagiati dalle lepri infette. Sempre più animali soffrono di peste, ora per la prima volta anche le persone.

9 Giugno 2018 da dagata

Cacciatori contagiati dalle lepri infette. Sempre più animali soffrono di peste, ora per la prima volta anche le persone.

E’ allerta a Salisburgo ed in Austria per il rischio di contagio di tularemia, una grave malattia finora riscontrata su sette esemplari di animali nelle ultime settimane. Ora per la prima volta stati infettati, come hanno documentato gli esami del sangue, due cacciatori del Tennengau. Pare che il contagio sia avvenuto già nel marzo scorso, nell’esaminare un animale morto di peste. Si tratta di un’infezione acuta dell’epidermide e dei linfonodi che colpisce lepri e roditori ma è anche trasmissibile all’uomo tramite punture di zecche, l’ingestione di acqua e alimenti contaminati. La malattia è contagiosa per gli esseri umani e può portare alla morte se non trattata con antibiotici, soprattutto se colpisce gli organi interni. Associazioni venatorie sono state messe in guardia sui rischi e invitate a trasmettere alcuni accorgimenti ai cacciatori. La migliore prevenzione, è l’accortezza nell’evitare l’esposizione al batterio, l’uso di un corretto abbigliamento per evitare le punture di zecche e l’adeguata protezione nel maneggiare animali morti e malati, e materiale di provenienza animale potenzialmente infetto. Inoltre viene sottolineata la necessità di consegnare le carcasse agli Istituti zooprofilattici delle Asl per gli accertamenti. Per questo, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” le autorità locali hanno chiesto ai proprietari di cani, ai cacciatori e agli escursionisti di prestare molta attenzione e di annunciare eventuali resti di lepre o coniglio. Se un cane, ad esempio, tocca il cadavere di un animale infetto, può trasmettere i batteri all’uomo. Bastano pochi agenti patogeni. La piaga della lepre è pericolosa per l’uomo tanto che nel 2017, 130 persone sono state infettate solo in Svizzera dalla malattia. I casi sarebbero in aumento negli ultimi anni. Negli Stati Uniti, il coniglio è la fonte di germi tra le più significative per l’infezione umana. Ora si tratta di stabilire l’entità del contagio.

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