Vito Gamberale: l’intervista di “Affari & Finanza” al manager
14 Febbraio 2018 da articolinews
Telefonia mobile, autostrade, reti infrastrutturali: ora la quarta vita professionale di Vito Gamberale è nel settore delle rinnovabili, come dichiara ad “Affari & Finanza”
Affari & Finanza intervista Vito Gamberale: “Porto le aziende a diventare leader”
Partendo dagli ultimi impegni professionali, Vito Gamberale ripercorre in un’intervista ad “Affari & Finanza” i quasi cinquant’anni di carriera che lo hanno portato a guidare alcune delle più importanti aziende del Paese. “Mi è sempre piaciuto prendere realtà appena nate e farle diventare grandi – racconta il manager – L’ho fatto con la telefonia mobile, con le autostrade e con le reti. Non vedo perché non farlo anche ora con le rinnovabili”. L’obiettivo è portare alla leadership in Europa il fondo italo-inglese Quercus, specializzato in investimenti infrastrutturali nell’ambito dell’eolico e fotovoltaico. Ma il manager guarda anche verso gli altri continenti: rientrano in quest’ottica l’apertura della nuova sede di Dubai (dopo quelle di Londra e Milano) e la sottoscrizione dell’accordo con il governo della Repubblica islamica dell’Iran per la progettazione, la costruzione e la gestione di un impianto fotovoltaico da 600 megawatt a sud di Teheran. Neanche le minacce americane di un possibile ritorno dell’embargo economico verso l’Iran preoccupano Vito Gamberale, sempre pronto ad affrontare nuove sfide: “Quando ho avuto l’idea di un fondo infrastrutturale per il mercato in Italia tutti mi dicevano che sbagliavo. Avevo la fila delle banche d’affari che mi spiegavano che avrei dovuto agire “global” e non “local”. Il riferimento è a F2i, il Fondo infrastrutturale che ha progettato e gestito per diversi anni portandolo a una dotazione di 3 miliardi: “I fatti poi mi hanno dato ragione: perché per investire nelle reti, soprattutto quando sono asset regolati, bisogna conoscere la legislazione e le authority del Paese in cui si opera”. Un consiglio, quello datogli allora dalle banche, che il manager non ha mai dimenticato: “Ora i tempi sono maturi per una F2i del Mediterraneo” ha dichiarato infatti alla fine dell’intervista. E chissà che non sia proprio questa la sua prossima avventura professionale.
Vito Gamberale: il ritratto professionale del manager
Originario di Castelguidone in provincia di Chieti, Vito Gamberale consegue la maturità scientifica e in seguito, grazie alla vittoria di una borsa di studio, frequenta il corso di Ingegneria Meccanica dell’Università di Roma La Sapienza, laureandosi nel 1968. La sua prima esperienza professionale è in IMI (Istituto Mobiliare Italiano), dove lavora come analista industriale. Nel 1977 entra in Gepi (Società per le Gestioni e Partecipazioni Statali) nel ruolo di Responsabile per le acquisizioni e le privatizzazioni. Nel 1984 diventa Presidente e Amministratore Delegato di alcune società di ENI: fino al 1991 gestisce la privatizzazione di quelle che non rientrano nel core business del gruppo. Gli anni Novanta segna l’inizio di una nuova avventura nel campo della telefonia: Amministratore Delegato della Sip (Società per l’esercizio telefonico), in seguito viene nominato Direttore Generale di Telecom Italia e quindi Amministratore Delegato di Tim (Telecom Italia Mobile), costituita nel 1995. Entra poi in 21 Investimenti e all’inizio del 2000 passa ad Autostrade per l’Italia: sotto la sua direzione si amplierà ulteriormente anche nei mercati esteri. Nel 2007 dà vita a F2i, fondo di investimenti nel settore delle infrastrutture: fino al 2014 guida F2i SGR, Società di Gestione del Risparmio. Vito Gamberale è stato inoltre Presidente di Grandi Lavori Fincosit, primario Gruppo operativo nel settore infrastrutturale, dei lavori marittimi, del tunnelling e dell’edilizia. Attualmente è azionista e Presidente di Iterchimica, attiva nella produzione e commercializzazione di additivi chimici per le pavimentazioni stradali. È inoltre Presidente di Quercus Assets Selection, specializzata in investimenti nel campo delle rinnovabili. Nel 2007 l’Università “Tor Vergata” di Roma gli ha conferito la laurea honoris causa in Ingegneria delle telecomunicazioni.
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