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Alessandro Profumo al “Corriere”: “Bisogna essere fieri di Leonardo”:

26 Dicembre 2017 da apdepartmentonline

La nomina in Leonardo, le prospettive di crescita, l’evoluzione nel settore della difesa: “Corriere Economia” intervista l’AD Alessandro Profumo.

Alessandro Profumo, AD Leonardo

L’AD Alessandro Profumo: “Leonardo è un’eccellenza di cui andare fieri”

Non ha dubbi Alessandro Profumo: “Leonardo è una grande azienda manifatturiera. Una eccellenza di cui il Paese deve essere fiero”. Da sei mesi alla guida del gruppo, il manager lo ribadisce in una recente intervista rilasciata a “Corriere Economia”, spiegando che questa convinzione lo ha spinto ad accettare l’incarico di AD affidatogli la scorsa primavera, unitamente al forte senso del dovere: “Ho sempre pensato che il mio lavoro, che è quello di far andare bene le aziende, avesse un legame con il Paese e con il suo sviluppo. E se ti chiama la presidenza del Consiglio e il ministero dell’Economia per un reingaggio, mi verrebbe da dire istituzionale, per me è quasi un obbligo rispondere”. A chi nutre perplessità sulla nomina di un ex banchiere al vertice di una realtà specializzata in settori completamente diversi, il manager risponde che il 60% del fatturato del gruppo è frutto della vendita di beni e servizi indirizzati prevalentemente a governi: “Leonardo ha sette divisioni, avere un amministratore delegato tecnologo poteva anche significare privilegiare un settore rispetto a un altro. Mentre nella difesa è un unico sistema che si muove e che si propone ai clienti. Sistema che si estende dal ministero della Difesa a quello degli Affari esteri”. Ma nel corso dell’intervista Alessandro Profumo affronta anche altri temi che interessano oggi Leonardo. A partire dal crollo in Borsa del 10 novembre, dettato dal taglio degli obiettivi di fine anno per “alcune criticità” nel settore elicotteri: “Sono stato trasparente come sempre con il mercato. Abbiamo cambiato il capo della divisione perché c’era una necessità e puntiamo a risultati migliori. Dovevamo spiegarlo. Poi, l’esperienza della finanza mi dice che a volte il mercato reagisce in maniera eccessiva”. Sugli accordi internazionali specifica che, per quanto sia fondamentale il potere dei governi dei Paesi coinvolti, l’Italia può contare anche e comunque su Leonardo “che nel mondo e in Europa è seduta ai tavoli giusti”. Neanche la Brexit sembra preoccupare il manager: “Si farebbe un errore se non si utilizzasse la difesa come un modo per tenere legati i britannici. E in questo Leonardo è uno degli elementi che può fare da catalizzatore nei processi”. Alessandro Profumo è già proiettato al futuro con entusiasmo e determinazione. L’obiettivo è crescere ancora e farlo in maniera redditizia nei tre settori cardine a cui afferiscono le sette divisioni: “L’aeronautica, dall’Eurofighter ai 345 e 346 di addestramento più i C-27J da trasporto e le aerostrutture in materiale composito per i B787. L’elettronica per la difesa, con soluzioni adatte agli scenari terrestri, navali e aerei. Gli elicotteri, civili e militari”.

Da Banco Lariano a Leonardo: la crescita professionale di Alessandro Profumo

Nell’intervista a “Corriere Economia” si ripercorre anche la carriera Alessandro Profumo, oggi AD di Leonardo. Nato nel 1957, frequenta il liceo classico Manzoni di Milano, iscrivendosi in seguito all’università Bocconi dove si laurea in Economia Aziendale. La prima esperienza professionale è in Banco Lariano: vi resta per dieci anni e successivamente passa a McKinsey & Company nel ruolo di consulente. Responsabile delle relazioni con le istituzioni finanziarie in Bain, Cuneo e associati (oggi Bain & Company), nel 1991 torna al settore assicurativo-bancario, ricoprendo la posizione di Direttore Centrale in gruppo RAS–Riunione Adriatica di Sicurtà. In Credito Italiano dal 1994 come Condirettore Centrale, ne viene nominato prima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato. Con la nascita del Gruppo Unicredit nel 1998, Alessandro Profumo ne diventa AD, ricoprendo tale carica fino al 2010. In questi anni gestisce l’incorporazione della banca tedesca Hypovereinsbank (HPV) (2005), la fusione con il gruppo bancario Capitalia (2007) e opera in Mediobanca (2002-2007) come consigliere d’amministrazione. Dal 2011 Presidente e azionista di Appeal Strategy & Finance, società di consulenza strategica e finanziaria internazionale, nel marzo 2012 viene scelto dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena per guidare l’istituto di credito. Si dimette nel 2015, lavorando successivamente come Presidente di Equita SIM (2015-2017) fino alla nomina in Leonardo. Insignito dei titoli di Cavaliere del Lavoro (2004) e di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2005), Alessandro Profumo ha inoltre ricoperto la posizione di Vicepresidente in ABI.

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