Nike utilizza tutte le risorse del sistema fiscale olandese
27 Novembre 2017 da Merellir
La Nike usa un “buco” nella legislazione olandese per ridurre il suo tasso d’imposta a solo il 2% in Europa, secondo nuove rivelazioni dei “Paradise Papers”.
Inchiesta sulla frode fiscale
Due società con sede nei Paesi Bassi concentrano “tutti i ricavi europei” di Nike e le permettono di fuggire “dalla tassa sugli utili nei paesi in cui effettua la vendita di scarpe”, rivela l’inchiesta sulla frode fiscale condotta dal Consorzio Internazionale dei Giornali Investigativi (ICIJ), riunendo 96 media di 67 paesi.
Secondo il giornale, il produttore di attrezzature paga solo il 2% dell’imposta sul reddito contro il 25% della media delle aziende europee. “Per avere successo in questa impresa, Nike ha utilizzato tutte le risorse del sistema fiscale olandese e le sue immense opportunità di ottimizzazione”, afferma Le Monde.
Riduzione artificiale dei profitti
Il gruppo americano si paga “per sé il diritto di utilizzare il proprio marchio” e quindi riesce a ridurre “artificialmente i suoi profitti riducendo così le tasse, mentre costituisce un tesoro con queste royalties”, spiega il quotidiano.
Ridurre le imposte
Questo sistema, istituito nel 2014, “ha permesso a Nike di ridurre significativamente il suo tasso d’imposta globale, passando dal 24% al 16% in tre anni”, dice il quotidiano, che ricorda che i paesi europei hanno chiesto ai paesi esteri di non riempire questo divario.
Nike utilizza tutte le risorse del sistema fiscale olandese
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