Made in Italy: HTP Elibas richiama seggiolino bici da bambino. Rischio lesioni. Lo segnala RAPEX, il sistema europeo di allerta per i consumatori
27 Novembre 2017 da dagata
Made in Italy: HTP Elibas richiama seggiolino bici da bambino. Rischio lesioni. Lo segnala RAPEX, il sistema europeo di allerta per i consumatori
Il RAPEX, il sistema europeo dedicato al monitoraggio e alla denuncia del commercio di articoli pericolosi, periodicamente segnala ai vari Stati membri dell’Unione Europea quali beni necessitano di un ritiro immediato dal commercio. La segnalazione di oggi (A11 / 0141/17) lanciata dal Ministero dell’Ungheria, riguarda un seggiolino per bicicletta per bambini da montare al portapacchi, prodotto in Italia dalla HTP Elibas.In seguito ad alcuni controlli, il seggiolino bici da bambino è risultato poco sicuro. In particolare, è stato riscontrato un problema di potenziale debolezza: “Il sistema di fissaggio è inappropriato. Di conseguenza, il sedile potrebbe non rimanere correttamente in posizione sulla bicicletta e causare un incidente” riferisce RAPEX. Nello specifico si tratta del seggiolino Made in Italy per bambini modello A22 – Elibas, per trasportatore con cintura che ha una chiusura a tre punti con proteggi-gambe per evitare che il bimbo le infili nei raggi. Il seggiolino in questione ha un peso di 2 kg, sostiene il peso del bambino tra 9 kg e 22 kg. Contrariamente a quanto ci si sarebbe aspettato, la comunicazione è stata data solo a chi ha acquistato i seggiolini e ha utilizzato la carta fedeltà. La comunicazione non è stata ampia e non si è avvalsa di tutti i canali del produttore, come ad esempio il sito web ma tramite solo il sistema Rapex (il sistema europeo per l’allerta rapido per la segnalazione dei prodotti pericolosi). Quindi, per tutti gli altri clienti non possessori di una carta fedeltà, l’unico modo di essere avvisati è leggere l’allerta lanciata dallo “Sportello dei Diritti”. Il prodotto non è, quindi, conforme al Regolamento (CE) sui prodotti “Per l’infanzia e attrezzature per bambini” e per questo è stato bandito e ritirato dal mercato. Nei fatti però ciò non sempre avviene, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” e può accadere che alcuni di questi prodotti vengano banditi solo in alcuni Paesi e continuino ad essere venduti illegalmente in altri o immessi direttamente nel Web per essere smerciati con più facilità. Se il tuo seggiolino rientra tra questo modello, non utilizzarlo. Riportalo in un punto vendita per ottenere il rimborso.
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