Istituzioni: alcune tipologie dell’organizzazione sociale e politica
4 Novembre 2017 da choku
Le istituzioni rispondono ad un obiettivo ben preciso: garantire il mantenimento e l’attuazione di norme o attività di carattere sociale e giuridico. Attraverso le istituzioni è come se i cittadini stabilissero un patto formale con lo Stato. Proprio per questo motivo viene meno l’arbitrio del potere individuale e della società, per subentrare un potere molto più ampio, che è quello rappresentato dallo Stato. Le istituzioni possono essere sia formali che informali. In ogni caso riflettono gli usi abitudinari di un determinato gruppo umano che si organizza in società. Esaminiamo alcuni tipi di istituzioni in particolare.
Le istituzioni economiche e quelle giuridiche
Le istituzioni economiche sono fondate sul principio della proprietà, che può essere pubblica o privata. Un altro elemento essenziale che le caratterizza è costituito dal denaro. Quest’ultimo comprende molte organizzazioni di carattere formale, come, per esempio, le banche, le borse e i dipartimenti governativi del Tesoro. Sono comprese anche istituzioni soggettive, attraverso le quali gli individui possono perseguire delle finalità di benessere personale e sociale. Questi aspetti soggettivi del denaro sono tanto evidenti che gli esperti parlano di un concetto ben preciso, racchiudibile nell’espressione “illusione del denaro”.
Per quanto riguarda, invece, le istituzioni giuridiche, possono essere considerate dei veri e propri modelli di comportamento, che si rifanno ad un sistema di regole o di norme, a cui gli individui si attengono. Ci sono dei valori istituzionalizzati, che si configurano come consuetudini in grado di definire i comportamenti di un determinato gruppo di individui attraverso un processo di socializzazione.
L’Unione Europea
Un’istituzione particolare importante è l’Unione Europea. Si tratta di un’organizzazione internazionale che opera sia a livello politico che economico. Comprende diversi Paesi ed è stata istituita per mezzo del Trattato di Maastricht nel 1992. All’interno dell’Unione Europea le merci e i servizi possono circolare liberamente. Si è infatti istituito un vero e proprio mercato europeo fra tutti i Paesi che ne fanno parte. L’obiettivo è quello di portare ad una crescita economica reciproca, pur rispettando le differenze di carattere locale e valorizzandole.
La cittadinanza dell’Unione Europea è intesa a promuovere la pace e i valori dei popoli. L’Unione Europea ha competenze che si estendono su vari fattori. Per esempio riguardano l’agricoltura e il commercio, la difesa dell’ambiente, gli affari esteri. Vengono stanziati periodicamente dei fondi strutturali per gli Stati membri, in modo che ciascuno di essi possa adoperarsi per raggiungere gli obiettivi proposti a livello socio-economico.
Nell’Unione Europea, anche per la condizione del mercato unico, è stata introdotta una moneta unica, l’Euro. Gli Stati che lo hanno adottato fanno parte della cosiddetta Eurozona. In essi vige una politica monetaria regolata dalla Banca Centrale Europea, indicata con la sigla BCE.
Prima che si formasse l’Unione Europea attuale, esistevano altre istituzioni comunitarie, a partire dalle quali si è poi arrivati all’Unione Europea. Si trattava della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio prima e della Comunità Economica Europea dopo. Attualmente è possibile registrare opinioni differenti all’interno dei sistemi della società tra europeisti ed euroscettici. Vi sono anche i cosiddetti antieuropeisti, non favorevoli alle politiche comuni fra gli Stati.
Staff WorldWeb.it
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