Comunicati stampa

Mentre gli investimenti pubblici sono spesso tagliati per mantenere l’equilibrio macroeconomico, il paradiso fiscale Costa Rica è promosso all’estero da imprese straniere, come “scudo fiscale” per cui è facile inviare e ritirare i soldi senza fare domande, e dove non si pagano le tasse.

Costa Rica come la Svizzera

Questo paese è stato confrontato con l’europea della Svizzera non solo per le loro mucche e bei paesaggi, o per essere un territorio “neutrale” in caso di conflitto armato.

Hanno anche in comune una legalità che include il segreto bancario e con essa, la possibilità che il capitale scorra senza essere responsabile. Una semplice ricerca su Internet rivela che il paradiso fiscale di Costa Rica è già parte di quell’ esclusivo, ma noto, elenco dei paesi che sono considerati dalle banche, imprese persino fuorilegge, come rifugi o paradisi finanziari.

Esperto di finanza

Anabelle Ulate, un esperto di finanza internazionale del UCR, ha avvertito che un modello di sviluppo in realtà composto da due tipi di cluster : uno che è promosso apertamente, come è l’attrazione degli investimenti delle imprese high-tech -tipo Intel, e un altro, per la maggior parte subdolo, ma sempre più articolato, che è quello di utilizzare il Costa Rica come un paradiso fiscale o – come si dice – uno scudo fiscale”

Paradiso fiscale

A suo avviso, questo secondo conglomerato è diventato più evidente in quanto dalla fine degli anni ’90, o sarà, è coinciso con l’arrivo di una società come Intel, ma a differenza di quest’ultimo, si è associato con i soldi da scommesse, casinò virtuali e reali, e in generale il business del gioco. “Queste attività erano tradizionalmente situate in alcuni paesi dei Caraibi, in economie che erano riconosciute come paradisi o rifugi fiscali”, ha aggiunto.

“Il vantaggio di questi capitali è che in Costa Rica è tutto legale, mentre i paesi più sviluppati, dove i controlli più rigorosi hanno ancora considerato il nostro come un paradiso fiscale tradizionale”, ha aggiunto.