Finanza, Jp Morgan avverte: troppo ottimismo in giro, rischio bolla speculativa
27 Novembre 2017 da helly
La finanza in alcuni settori vola, ma è proprio questo che preoccupa gli analisti di JP Morgan. Ci sono degli asset tradizionalmente più rischiosi – specie in ambito azionario – che stanno macinando dei rendimenti crescenti a velocità notevoli, troppo. Ma lo stesso fenomeno si vede anche nel comparto del credito e anche delle materie prime. Tutti continuano a guadagnare terreno, facendo in termini percentuali molto meglio del resto del mercato. Proprio questa differenza ha spinto gli analisti di JP Morgan a definire il contesto attuale troppo improntato all’ottimismo crescente. Lo dimostrano anche alcuni dati tecnici, come l’accumulation distribution indicatore. Insomma a veder tutto positivo si corre il pericolo di andare a sbattere contro durissime realtà.
Lo scenario rischioso per la finanza
Il meccanismo è sempre pericoloso: più rapidamente corrono i prezzi, maggiore è lo stimolo a puntare ancora sul rialzo e maggiore è anche il rischio che alla lunga il mercato chieda di “regolare i conti”. Secondo JP Morgan questo scenario potrebbe accadere di qui a poco. Nel breve c’è ancora spazio per un’ulteriore accelerazione, ma nel mondo della finanza molti dovrebbero cominciare a prendere in considerazione la possibilità di vendere e bloccare i profitti accumulati. Insomma non siamo ancora nella fase di surriscaldamento dei mercati finanziari, ma è la velocità del rally a dover spingere verso una certa cautela. Vale soprattutto per coloro che hanno scelto come time frame migliore trading dei periodi molto ridotti (intraday).
Secondo alcuni analisti della società statunitense, siamo in una fase di crescita dei prezzi simile a quella avvenuta sulla fine degli Anni 90. In particolare si rileva che il rapporto tra le stime sugli utili e i prezzi di Borsa delle società quotate sull’indice S&P 500 ha raggiunto quota 24, come nel 1997 prima che scoppiasse la bolla “dot com”. La situazione va monitorata pertanto con estrema attenzione per rilevare eventuali segnali di bolla. Per cogliere questi segnali andrebbe monitorato soprattutto il mercato americano, a causa dell’espansione molto più ampia rispetto ad altri grandi paesi e anche per il fatto che la metà di tutti gli asset mondiali è denominata in dollari.
Al momento pericoli di bolla finanziaria non sembrano essere concreti, ma va tenuta alta la guardia perché di questo passo la situazione rischia di diventare molto instabile, avverte JP Morgan. Del resto molti cicli recenti hanno evidenziato che questo contesto di ottimismo troppo diffuso porta a eccessi che alla fine rendono i mercati e l’economia vulnerabili a eventuali ripiegamenti.
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