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Casi di febbre tifoide dopo il “Raduno europeo della famiglia Arcobaleno” in Friuli Venezia Giulia della scorsa estate

16 Settembre 2017 da dagata

Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC). Casi di febbre tifoide dopo il “Raduno europeo della famiglia Arcobaleno” in Friuli Venezia Giulia della scorsa estate

Il 10 settembre 2017, le autorità francesi hanno riportato al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) tre casi di febbre tifoide che sarebbero associati al “Raduno europeo della famiglia Arcobaleno” che si è svolto a Tramonti di Sopra nel Friuli-Venezia Giulia, dal 23 luglio fino al 21 agosto 2017. Il 12 settembre le autorità tedesche hanno riferito di un caso relativo a questo incontro. Peraltro, ulteriori contagi potrebbero essere associati a tale evento, secondo quanto riportato in data odierna direttamente dall’ECDC e pertanto Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” ritiene utile riferire in merito a questa segnalazione da parte dell’ente europeo al fine di informare coloro che si fossero trovati nella zona e dovessero presentare sintomi della patologia. La febbre tifoide è un’infezione causata da Salmonella Typhi, una malattia rara in Europa ma endemica in molte parti del mondo e che provoca circa 21 milioni di casi e 222.000 morti ogni anno in tutto il mondo. L’infezione è di solito associata a scarsa igiene sanitaria, alla contaminazione degli alimenti e alla mancanza di acqua potabile. Forti forme di malattia possono essere letali soprattutto senza un trattamento adeguato. Il periodo di incubazione della febbre tifoide è di solito 1-2 settimane ma può durare fino a 60 giorni. Alcuni individui possono diventare vettori cronici con la possibilità di trasmettere ulteriormente la malattia ai loro stretti contatti senza presentarsi con sintomi. Il rischio di ulteriori trasmissioni è aumentato nel caso di un vettore cronico coinvolto nelle attività di manipolazione degli alimenti. Pertanto, i partecipanti infetti tornati a casa dall’evento, secondo quanto riferito dall’agenzia Europea, potrebbero ulteriormente trasmettere la malattia. È importante notare che la febbre tifoide non è la stessa malattia della febbre da tifo. Ulteriori informazioni sui sintomi della febbre tifoide sono disponibili sul sito dell’ECDC. Le misure preventive includono il normale lavaggio a mano con sapone, l’igiene scrupolosa per la manipolazione degli alimenti, il consumo di cibi cotti e l’uso di acqua non sicura senza bruciare prima. In circostanze naturali, le latrine devono essere situate in un luogo lontano dalle fonti d’acqua. Il vaccino contro la tumefoma è un vaccino sicuro con un effetto protettivo moderato che può essere considerato per i viaggiatori in aree endemiche o persone a rischio di infezione. Le persone che presentano febbre e / o sintomi gastrointestinali dopo una potenziale esposizione a persone infettate da Salmonella Typhi dovrebbero consultare immediatamente un medico.

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