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Si stavano effettuando a fine agosto degli scavi per realizzare una nuova conduttura fognaria nella Bari vecchia e si trova una antica necropoli.
Ai piedi della Muraglia, nel punto dei lavori per il rifacimento della rete fognaria in strada Annunziata è stato ritrovato uno scheletro.

Scavi archeologici

Archeologi e antropologi pieni di entusiasmo, con l’intervento della sovrintendenza ai beni culturali hanno continuato gli scavi portando alla luce 15 sepolture, oltre ad altri reperti archeologici di vario interesse. La Necropoli sembra risalire al tardo medioevo, in un ‘epoca all’incirca tra l’VII e il X secolo e potrebbero portare alla luce nuove sfumature per la storia di Bari antica.

Nuove scoperte potrebbero venire alla luce

“L’esame antropologico stabilirà al meglio le classi d’età e tutto ciò che concerne lo studio dei resti appartenenti alla necropoli – ha detto Francesca Radina, direttrice del Centro operativo per l’archeologia a Bari – Per questo motivo il lavoro effettuato in questi giorni è stato minuzioso, affidato a professionisti, in modo tale che nel momento in cui sarà realizzata la condotta questi dati non vadano persi, ma vengano recuperati. La necropoli potrebbe essere stata utilizzata anche in epoche più recenti, con l’accantonamento dei resti e il riutilizzo delle stesse aree per sepolture successive. Si tratta di dati che potrebbero risultare rilevanti per la ricostruzione della storia di Bari. È chiaro che al di sotto potrebbero esserci reperti più antichi relativi a insediamenti precedenti, su cui Bari è stata poi costruita nel tempo. Pertanto, le attività di ricerca andranno avanti ancora per qualche giorno”.

Il cantiere procede

Il cantiere aperto a Bari vecchia per i lavori comunali sarà interessato da ulteriori scavi per giungere alla profondità necessaria per la posa delle tubature. “La buona notizia di oggi è che la sovrintendenza ci ha assicurato che la tipologia di interventi archeologici non è ostativa all’esecuzione dei lavori previsti per la realizzazione della fognatura – ha detto Giuseppe Galasso, assessore comunale ai Lavori pubblici – Le operazioni di scavo potranno essere più o meno rapide in base alla possibilità di rinvenire altri ritrovamenti: una eventualità che ci porterà a procedere con tecniche più attente, quelle appunto utilizzate dagli archeologi. In caso contrario andremo avanti molto rapidamente”.