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Le macchine per tatuaggi rappresentano senza ombra di dubbio il primo strumento che viene in mente quando si pensa all’arte del tattoo: è una cosa normale, visto che di fatto è tramite questo magico arnese che il tatuatore introduce i pigmenti nella pelle; insomma, quando una persona inizia a sentire il ronzio di una macchinetta che si sta avvicinando vuol dire che è pronta ad essere tatuata!

La storia delle macchine per tatuaggi è abbastanza antica, visto che la loro prima versione è arrivata verso la fine del ‘900, quando Samuel O’Reilly riuscì a modificare la penna elettrica inventata da Edison e a trasformarla nello strumento che, tramite une tecnologia a movimenti rotatori, introduceva l’inchiostro nella pelle. La prima macchinetta a elettromagneti fu brevettata subito dopo da Thomas Riley, in seguito Alfred Charles South completò lo strumento con l’aggiunta di una seconda bobina.

Il funzionamento delle moderne macchine per tatuaggi

Nell’arco della loro lunga storia le macchine per tatuaggi sono diventate sempre più precise e maneggevoli: i modelli moderni permettono di controllare la profondità di penetrazione dell’ago nella pelle, la forza e la velocità di applicazione. Ma sono in molti a chiedersi come sono fatte queste macchine per tatuaggi.

Dal punto di vista dei componenti non si tratta di un apparecchio particolarmente complesso, anche se tecnologicamente avanzato: smontandolo si potrà notare che, fondamentalmente, è composto da due bobine, due molle, una vita, una barra, un puntale e gli aghi. Per quanto riguarda il funzionamento si può dire che le macchine per tatuaggi sfruttano un sistema di bobine che danno origine ad un movimento lineare della barra metallica. Al termine della barra sono posti gli aghi, che penetrano nel derma lasciando dei pigmenti.

Ovviamente le macchine per tatuaggi non sono tutte uguali e le differenze si notano anche nel prezzo: ce ne sono di estremamente economiche (ideali magari per chi si vuole divertire e vuole fare un po’ di pratica sulla pelle sintetica) e di molto costose, come quelle artigianali, realizzate con la massima cura e utilizzando i migliori materiali per accontentare le esigenze dei professionisti.