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Tears of Sirens: per il duo dream-pop un nuovo singolo

4 Maggio 2017 da ambrosiajsi

Tra theremin e chitarre, cajon, piano e suoni elettroacustici, rumori e, per la prima volta, cantato, il duo torna a raccontare ed esplorare scenari apocalittici attraverso una dolcezza nostalgica ed eterea come quella di echi di sirene.
Dopo l’anteprima su Ondarock, il singolo si può ascoltare su Soundcloud.

Si intitola Turning Points il nuovo singolo dei Tears of Sirens, duo composto da Fabio Properzi (già autore Sugar, attivo nei Kinky Atoms e nei Kubriq, oltre che come solista) e dalla talentuosa thereminista Giulia Riboli; il brano anticipa il primo album del progetto, HUM, che segue l’apprezzato EP The Abyss del 2015 ed è stato presentato in anteprima su Ondarock. In attesa del relativo video, che sarà presentato a breve, si può ascoltare il singolo su Soundcloud:
https://soundcloud.com/tears_of_sirens/turning-points/s-oC9B8

Tra gli strumenti musicali il theremin incarna l’etereo e l’incorporeo per definizione, dato che, come è noto, lo si controlla senza mai toccarlo; analogamente sintetizzatori come il theremini e le drum machine sono spesso comunque contrapposti alla materialità di suoni più analogici e tangibili. I Tears of Sirens però cambiano le regole del gioco, perché sono tutt’altro che chiusi in una semplice definizione stilistica o in una prigione di cristallo di suoni rarefatti: il loro primo disco, che sarà pubblicato in digitale dall’etichetta californiana Magnatune, adotta infatti soluzioni lo-fi e ingloba sperimentazioni, che, oltre al pannello di una stufa a gas e a sonaglietti vari, adoperano con gusto vintage anche una macchina da scrivere Lettera 22, per generare, tra campionamenti e loop, insolite ritmiche che spesso sembrano elettroniche, ma che hanno solitamente una fonte originale e acustica. Il duo d’altronde spariglia le carte fin dall’intento di base di fare uscire il theremin dai soliti contesti obsoleti, classici o effettistici, in cui spesso è ancora relegato, rendendolo protagonista e voce emozionale dei pezzi; per la prima volta agli ingredienti di fascinazione di questo progetto si aggiungono però anche le voci in sette degli undici pezzi, talora anche confondendosi con lo stesso suono del theremin.

Il duo propone in definitiva sonorità contemporanee, ma non algide, sofisticate e vuote sonorità elettroniche modaiole da club, né si lascia sedurre dai suoni di plastica di produzioni senza anima: anche proprio grazie al theremin come canto delle sirene alla fine del tempo, la musica dei Tears of Sirens immerge l’ascoltatore piuttosto in un’eleganza nostalgica, che mescola melodia e suoni materici, sonorità impalpabili, ma anche “artigianali” e rigorosamente homemade.

Nel singolo Turning Points su una base elettronica, tra bassi sinuosi e cambi di ritmo, il theremin stende il suo canto dolce e malinconico, che qui si fa però spiraglio umano di speranza, mentre la voce di Fabio apporta le sue sfumature emozionali, fino ad una chiusa dall’intensità poetica.

Fedeli allo spirito dell’EP The Abyss, i Tears of Sirens, tra suoni delicati e sinistri, si mantengono anche questa volta al di qua dei sogni o di idealizzazioni ottimiste, cantando il mondo odierno con realismo e un pizzico di amarezza: le loro sirene contemplano e scandagliano scenari per lo più apocalittici in HUM, mentre lacrime e ululati di theremin si stagliano verso il cielo come l’ultimo grido d’allarme dell’umanità.

Bio

Fabio Properzi, compositore, cantante, polistrumentista e produttore artistico; già mente e penna degli Ameba 4, con cui nel 2006 ha partecipato a Sanremo Giovani e ad Arezzo Wave, pubblicando con Sugar Music il disco d’esordio.

Dal 2005 al 2012 lavora come autore per la stessa etichetta, con la quale tutt’ora collabora.

Ha partecipato nel 2007 all’album Deconstruction Of Postmodern Musician di Corrado Rustici. Con Roberto Matarrese ha fondato il duo di indietronica dei Kinky Atoms, elogiato anche da riviste come Rumore e Suono, mentre con Ermal Meta si è cimentato nel progetto indie-folk dei Kubriq.

Giulia Riboli si è accostata al theremin nel 2009, grazie anche all’eclettico thereminista italiano Vincenzo Vasi; nel 2011 ha frequentato i corsi della virtuosa tedesca Carolina Eyck alla Theremin Summer Academy di Colmar (Francia). Ha militato in varie formazioni (avvalendosi anche di collaborazioni del calibro di Davide Merlino, Davide Calvi), spaziando dalla musica cantautorale e cinematica, alla musica jazz.

E’ stata protagonista di eventi di particolare suggestione, come un live su una piattaforma, al centro di un laghetto di montagna (1900 m), mostre d’arte contemporanea, eventi privati di grandi marchi internazionali.

Info: Facebook  YouTube 

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