Gin Bombay Sapphire ritirato per eccesso di alcol. La gradazione alcolica del gin può essere superiore fino al doppio (da 40 a 77%)
11 Maggio 2017 da dagata
Gin Bombay Sapphire ritirato per eccesso di alcol. La gradazione alcolica del gin può essere superiore fino al doppio (da 40 a 77%)
Il Liquor Control Board dell’Ontario (LCBO) sta richiamando il Gin Dry Bombay Sapphire London dal mercato a causa di un alto contenuto di volume alcolico. Nello specifico il lotto difettoso contiene il doppio del contenuto di alcol rispetto a quello indicato sull’etichetta. La questione, riguarda la salubrita’ e la sicurezza alimentare dei prodotti. Questo richiamo è stato avviato dopo un’indagine della LCBO sulla garanzia della qualità che ha scoperto una scostamento del contenuto alcolico indicato nel 40 per cento in etichetta. Il lotto colpito L16304w, infatti, ha un contenuto di alcol in rapporto al volume del 77 per cento. Il Liquor Control Board of Ontario è stato il primo ad emettere un richiamo dopo che il suo team durante un controllo di routine ha scoperto che il contenuto di alcune bottiglie di Gin Dry Bombay Sapphire London non era stato adeguatamente diluito prima dell’imbottigliamento. E ‘la seconda volta nelle ultime settimane che è stato scoperto un errore simile, come nel caso della vodka Georgian Bay. La LCBO, l’ente che detiene nella regione dell’Ontario il monopolio dell’importazione e distribuzione dei vini e degli alcolici, ha comunicato che sono interessate dal richiamo soltanto le bottiglie da un litro che hanno il codice L16304 stampato sul fondo della bottiglia. Tutte le bottiglie che sono state colpite dal richiamo sono state ritirate dagli scaffali dei negozi, ma alcune potrebbero essere state già acquistate. Il brand Bombay Sapphire di Bacardi è il gin ad aver avuto la crescita più veloce e ad aver invaso i più importanti aeroporti internazionali. Nel frattempo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, non ci sono prove che suggeriscono che il prodotto interessato ha raggiunto il mercato italiano. Se i test programmati dovessero risultare positivi, gli stati membri sono tenuti ad allertare immediatamente il sistema Ue per la sicurezza alimentare, il Rasff, in modo informare gli altri paesi.
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