La ricerca di CompuMark svela che l’80 per cento dei dirigenti d’azienda afferma che la violazione dei marchi sta aumentando
5 Aprile 2017 da Shin
Solo uno su cinque presta attenzione in maniera decisa alle violazioni al proprio marchio
Boston, Stati Uniti – 28 marzo 2017 – CompuMark, azienda specializzata nella ricerca e protezione dei marchi, ha rilasciato oggi i risultati di uno studio sull’impatto che la violazione del marchio ha sui brand, dove è emerso che otto dirigenti d’azienda su dieci (l’80 per cento) affermano che questa è in aumento. Nonostante questa consapevolezza, la ricerca ha anche rivelato che solo cinque intervistati (20 per cento) hanno in corso un processo per monitorare il 75 per cento dei propri marchi, mentre la metà ha ammesso di farlo tra il 26 per cento e il 75 per cento.
Condotta dall’azienda specializzata nelle ricerche di mercato Opinium, la ricerca analizza le sfide che devono affrontare i dirigenti d’azienda, la loro visione della violazione del marchio e il processo di gestione del marchio nel complesso.
Lo studio ha mostrato che la richiesta di deposito di marchi è in aumento, con i due terzi (66 per cento) delle aziende che hanno in programma di lanciare nuovi marchi nei prossimi 12 mesi. Inoltre l’80 per cento degli intervistati ha affermato che sarebbe più propenso a lanciare nuovi marchi se il processo di ricerca fosse più semplice.
“Il numero di marchi che deve essere depositato sta crescendo esponenzialmente e continuerà senza dubbio a farlo. Tutto ciò, insieme al gran numero di marchi già presenti sul mercato, significa che sta diventando sempre più difficile per i brand ricercare e registrare marchi unici e nel contempo proteggere quelli già registrati. Questo fatto mette in evidenza la necessità di una maggiore protezione e, come conseguenza, rende imperativo per le aziende in tutto il mondo sviluppare e far rispettare una strategia globale che li aiuti a tenere al sicuro i propri asset più preziosi: i marchi.” ha affermato Anil Gupta, CMO di CompuMark.
Inoltre, le implicazioni finanziarie della violazione del marchio come la perdita di ricavi (26 per cento), i partecipanti al sondaggio hanno segnalato danni anche alla reputazione del brand (21 per cento), confusione dei clienti (21 per cento) e riduzione della fedeltà e della fiducia (19 per cento) tra le maggiori conseguenze.
Alcuni principali risultati rivelano che:
• Il 94 per cento ha affermato di essere sicuro che la propria azienda abbia preso misure per ricercare il marchio in tutti i mercati
• Il 41 per cento degli intervistati ha dichiarato che la propria società ha aumentato il budget per la ricerca del marchio, mentre solo il 5 per cento ha affermato di averlo ridotto
• Più della metà degli intervistati (53 per cento) ha dichiarato che la propria organizzazione ha intrapreso misure legali contro terze parti che avevano violato il proprio brand, di cui il 34 per cento che ha dovuto cambiare il nome del proprio brand a causa della violazione
Per maggiori informazioni, il report completo è scaricabile qui.
Metodologia
La ricerca è stata condotta per conto di CompuMark da Opinium, azienda specializzata nelle ricerche di mercato. Il sondaggio è stato effettuato tra il 12 e il 22 di Agosto 2016 su un campione di 440 dirigenti di aziende con 10 o più dipendenti. La ricerca ha coperto sei Paesi, Stati Uniti 106; Gran Bretagna 104; Italia 59; Spagna 59; Francia 57; Germania 55.
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