I paradisi fiscali anche in Europa
17 Febbraio 2017 da Merellir
Europa e i paradisi fiscali.
Nonostante si creda che i paradisi fiscali siano Paesi lontani, vicino ai tropici, ed esotici, non è affatto così. Difatti, quella di paradiso fiscale è una definizione che può essere benissimo applicata anche a vari Stati dell’Europa. Certo, il più delle volte sono Stati piccoli, la cui unica speranza di crescere è quella di attrarre il capitale estero creando del terreno fertile per gli investimenti. Questa tattica si è rivelata essere fruttuosa (e giusta) nel tempo, permettendo a questi piccoli Paesi di creare un circolo economico che spesso si traduce in miliardi di dollari. Parlando dei paradisi fiscali in Europa, si può partire da quelli più piccoli e meno significativi. Come San Marino, Andorra, il principato di Monaco, Liechtenstein e l’isola di Malta nonché quella di Cipro. Tutti questi Paesi sono troppo piccoli per entrare di prepotenza nel mercato internazionale, in quanto producono poco. Per questo puntano su altri mezzi, come quelli legislativi.
Sebbene i paradisi fiscali europei non siano così vantaggiosi come quelli presenti sulle isole tropicali, sono comunque un ottimo mezzo per avviare società e attività in proprio su terreni fertili. In alcuni casi, come sulle isole delle Maldive, questo viene unito a un terreno turistico che può offrire tanto a lungo andare. In prospettiva, perciò, l’investimento in un paradiso fiscale di questo genere permetterebbe non solo di risparmiare sul reddito generato entro i confini dello Stato, ma anche di aumentare in modo esponenziale il proprio capitale. Tra gli Stati-paradisi fiscali europei maggiori spiccano i Paesi Bassi, l’Irlanda, il Regno Unito della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord, nonché la Svizzera. Questi Paesi, nonostante siano industrializzati ed economicamente validi, cercano comunque di creare delle condizioni soddisfacenti per gli investitori provenienti dall’estero (oltre ai propri).
A questo proposito sono implementate varie facilitazioni in grado di migliorare l’appetibilità d’investimenti in queste zone. Si spazia dall’annullamento dei dazi doganali (il che influisce sul costo di produzione e permettere di risparmiare), alla diminuzione del carico fiscale fino al suo completo annullamento. Sui territori di questi vigono anche diverse facilitazione prettamente legislative, tant’è che per esempio in Inghilterra si può aprire una società ltd online in pochi click. Anche i costi per avviare delle attività in proprio sono bassi, il che aiuta dei potenziali uomini d’affari a investire sul territorio. In ultimo periodo sta salendo reputazione d’investimenti degli Stati dell’Est Europa, come la Polonia e l’Ucraina. I costi e i salari qui sono basso, il che a sua volta permette di risparmiare sui costi di produzione e vendere gli oggetti realizzati a prezzi maggiorati.
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