Tipi di cartucce ricaricabili e inchiostri
23 Dicembre 2016 da Merellir
Sappiamo tutti che esistono delle cartucce ricaricabili, ma come si fa a ricaricarle? Queste sono specifiche per essere ricaricate con lo stesso inchiostro di quelle originali e basta porre attenzione a quando si apre la testina della cartuccia, eseguire con molta delicatezza tutte le varie fasi della ricarica, in modo da non incorrere poi in guasti tecnici o errori di stampa provocati da una ricarica errata.
Nel caso in cui le condizioni in cui sono usati fanno si che la testina non sia usurata , si può anche ricaricare la stessa cartuccia varie volte. Di sicuro le cartucce senza testina si possono ricaricare diverse volte, quello che hanno la testina fissa nella stampante. Per quel che concerne invece le cartucce con la testina, per dare un risultato perfetto, non devono stare inutilizzate per troppo tempo (per tanti mesi) perchè il fatto di rimanere non utilizzate potrebbe creare deterioramento agli ugelli o ad altri componenti importanti delle cartucce stesse. E poi la polvere, che va a graffiare e coprire facilmente la testina di stampa darà anche risultati negativi di stampa.
Quindi si possono ricaricare le medesime cartucce ma quante volte lo si fa dipende dalla condizione di usura della cartuccia in questione.
Inoltre prima di procedere alla ricarica si deve sapere che ogni cartuccia ha bisogno del suo inchiostro per ink jet dato che questi sono spesso molto diversi fra loro.
La stessa differenza di risoluzione della stampante crea incompatibilità tra inchiostri. Esiste infatti un tipo di inchiostro per un insieme di vari modelli di stampanti le cui cartucce, pur essendo diverse , hanno le stesse caratteristiche di viscosità , di pigmentazione ecc. Quindi è consigliabile utilizzare gli inchiostri specifici per ogni stampante.
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