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Svizzera: in un incendio il dramma di un italiano senza fissa dimora morto a 40 anni

23 Dicembre 2016 da dagata

Svizzera: in un incendio il dramma di un italiano senza fissa dimora morto a 40 anni

Lo hanno notato i pompieri mentre si infilavano nel muro di fumo denso, nero, dentro uno scantinato dove era scoppiato un incendio. Il corpo era sul pavimento. È un italiano di 40 anni “di ignota dimora”, la vittima del rogo scoppiato tre giorni fa, sabato, attorno alle cinque in un palazzo di via Martignoni, a Massagno, morto per intossicazione da monossido di carbonio. Molto probabilmente l’incendio è stato causato proprio dalle persone che da alcuni giorni avevano occupato abusivamente una cantina e avevano improvvisato un bivacco per proteggersi dal gelo. La vittima del rogo si chiamava Ignazio Cirillo ed era un papà che aveva perso tutto, dal lavoro all’appartamento in cui viveva e che si era trasformato in un senza tetto. È una storia triste, quella di Ignazio Cirillo. Grande appassionato di musica, il 40enne di origini campane si era trasformato in un senza tetto nel giro degli 12 ultimi mesi. La sua vita era diventata un inferno: viveva tra l’Italia e il Ticino da diverso tempo, in Valtellina la sua ultima residenza. Probabilmente, era riuscito a intrufolarsi nelle cantine, sapendo che lì avrebbe potuto passare la notte al coperto. Ignazio Cirillo aveva anche una pagina Facebook, da cui trapelano alcune informazioni. Ad esempio, che ha un figlio, forse due. E poi il riferimento alla sua città di provenienza, Torre Annunziata, località nei pressi di Napoli. Dal suo profilo traspare anche una grande passione per la musica. La tragedia si è consumata perchè in Ticino non esistono strutture o alloggi per accogliere i senza fissa dimora, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Il problema è drammatico soprattutto d’inverno, quando il freddo si fa pungente e i senzatetto non sanno dove andare. Le poche strutture messe a disposizione da privati caritatevoli non bastano. Ed ecco che, magari attraverso il passaparola, trovano una soluzione in locali abusivi, come probabilmente è accaduta la tragedia.

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