Donare alle Onlus il 5 per Mille
10 Ottobre 2016 da RaffaellaC
Il 5 per Mille nasce nel 2006 come utile e importante strumento per aiutare e sostenere moltissime associazioni e organizzazioni non profit e per dare la possibilità a tutti i contribuenti di fare una buona azione. Con un piccolo gesto si può fare un grande cambiamento nel lavoro dei volontari e le persone a cui forniscono assistenza e aiuto ogni giorno. La quota che viene destinata è pari al 5×1000 dell’imposta sul reddito.
Perché Donare il 5 per Mille alle Onlus
- Grazie al 5 per mille si può contribuire al sostegno del volontariato, delle onlus, delle associazioni di promozione sociale e di altre fondazioni e associazioni riconosciute, cosi come si contribuisce al finanziamento della ricerca scientifica, delle università e della ricerca sanitaria e aiutare cosi tantissimi animali in pericolo oppure bambini e adulti sordociechi e pluriminorati psicosensoriali.
- Che cosa sono esattamente le Onlus? Onlus è l’acronimo di “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” e sono tutte quelle associazioni, comitati, fondazioni e altri enti di carattere privato, che svolgono attività di assistenza sociale e sanitaria, beneficienza, istruzione e formazione, sport dilettantistico, promozione di cultura e arte, tutela e valorizzazione della natura e dei diritti civili e ricerca scientifica.
Come Funziona il 5 per Mille
Devolvere la quota del 5 per mille alla ricerca sanitaria è molto semplice: basta indicare il codice fiscale del beneficiario nella dichiarazione dei redditi. Il contribuente può scegliere di destinare alla ricerca sanitaria la quota del 5 per mille della sua imposta sul reddito delle persone fisiche firmando nella casella riservata alla ricerca sanitaria fra gli appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione. Oltre alla firma, il contribuente può eventualmente anche indicare il codice fiscale dello specifico soggetto cui intende destinare direttamente la quota del 5 per mille. Si può devolvere la quota del 5 per mille solo ad una associazione di propria scelta però.
Il 5 per Mille dal 2017
A partire dall’anno 2017 saranno introdotte delle novità.
La principale novità introdotta è che a partire dal 2017 non sarà più necessario ripresentare ogni anno la domanda di iscrizione telematica, né inviare la dichiarazione sostitutiva alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate.
La seconda novità è legata alla trasparenza: nel decreto approvato dal governo sui cambiamenti del 5 per mille si precisano meglio le caratteristiche che deve avere il documento di rendicontazione, accompagnandolo da una relazione illustrativa, se gli importi percepiti sono uguali o maggiori a 20 mila euro, tale importo dovrà essere trasmesso al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che provvederà a pubblicarla sul proprio sito web. Nel caso in cui la somma ricevuta sia inferiore a 20mila euro la rendicontazione dovrà semplicemente essere conservata in sede per 10 anni per esibirli all’Amministrazione Finanziaria in caso di richiesta.
Se l’ente beneficiario utilizza il contributo per finalità estranee a quelle istituzionali, gli importi ricevuti dovranno essere restituiti entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento contestativo, rivalutati secondo gli indici Istat e maggiorati degli interessi al tasso legale dalla data di erogazione del contributo.
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