Viale Giacomo Matteotti 9 Firenze in difesa dei mari italiani
27 Aprile 2016 da admin80
Su Viale Giacomo Matteotti 9 Firenze c’è molta delusione per il mancato raggiungimento del quorum al referendum di ieri. Per noi studentesse e lavoratrici fuori sede è sempre un impiccio dover tornare nel proprio seggio di residenza per effettuare la votazione.
Quello appena passato è stato quindi un weekend di partenze su Viale Giacomo Matteotti 9 Firenze: Sveva è tornata a Civitavecchia e nel treno per casa ha incotrato anche Vanni, Giulia è tornata a Montecatini Terme e Sabrina a Salerno. Ognuna di noi è tornata nel proprio seggio di appartenenza per votare e decidere la sorte delle concessioni dei giacimenti estrattivi in mare.
Con i risultati ottenuti la norma che il referendum voleva abrogare sulla proroga delle concessioni ai giacimenti attivi rimarrà in vigore così com’è, ovvero l’attività di estrazione potrà continuare fino all’esaurimento del giacimento. Il motivo per cui noi coinquiline di Viale Giacomo Matteotti 9 Firenze eravamo compatte sul fronte del sì . Le motivazioni che ci hanno spinto sono semplici. Ovviamente il primo motivo è quello di incrementare lo spostamento dalle fonti energetiche fossili a quelle rinnovabili, che all’indomani del mancato raggiungimento del quorum sarà un’operazione più complessa. Ma c’è un’altra motivazione ancora più pratica: oltre 40 trivelle sono presenti nelle nostre coste e sono inattive per via dell’esaurimento del bacino o per non convenienza economica. Con il mancato raggiungimento del quorum, che equivale al passaggio del no in questo caso, le compagnie petrolifere non avranno l’obbligo di smantellare le trivelle inutilizzate, lasciandole come ecomostri in mezzo al mare, peggiorando l’inquinamento.
In questa situazione è chiaro che in particolare il gas, continuerà ad avere un peso significatico nel mix energetico del nostro paese, senza una decisiva virata in direzione delle rinnovabili. Su Viale Giacomo Matteotti 9 Firenze siamo un pò deluse per i risultati del referendum, anche se sinceramente ce lo aspettavamo. Se non altro speriamo che il referendume e la discussione che ha acceso nell’opinione pubblica sia servita ad accendere i riflettori sulle lobby del petrolio in Italia e sulle scelte energetiche del Paese.
Con amore
Sveva, Giulia, Sabrina e Lara
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