Scarpe tossiche made in China: contengono dimetilfumarato oltre i limiti di legge. L’allarme da RAPEX
13 Febbraio 2016 da dagata
Scarpe tossiche made in China: contengono dimetilfumarato oltre i limiti di legge. L’allarme da RAPEX
Diffusissimi e a prezzi concorrenziali, da anni ormai i nostri mercati sono letteralmente invasi dalle importazioni cinesi. Ma diffusione e prezzi limitati nascondono talvolta problemi di illegalità, sfruttamento del lavoro, utilizzo di sostanze nocive alla salute. Un prodotto pericoloso su due è made in china, l’altro di provenienza europea. Sono questi i risultati di attente analisi condotte con il sistema d’informazione rapida Rapex che oggi, venerdì, lancia l’allerta su un lotto di scarpe. Grazie al sistema di controllo questo prodotto pericoloso è stato individuato e rimosso tempestivamente dal mercato. Nelle scarpe in questione sono state trovate una sostanza chimica, il Dimetilfumarato, ben al disopra dei limiti di legge che provoca irritazione della pelle ed è un sensibilizzante della cute quando ne viene a contatto.RAPEX ha inoltre segnalato che queste scarpe hanno causato un caso di dermatite da contatto. Le scarpe interessate dall’allerta sono da donna di colore nero, vendute in una scatola da scarpe bianca e dorata. Il dimetilfumarato o DMF è una sostanza, potenzialmente dannosa per l’uomo, in dosaggi particolari. E’ utilizzato in ambito industriale, come essiccante e antimuffa per i prodotti in pelle ed attualmente è stato fortemente limitato negli Stati dell’Unione Europea per ragioni di tossicità. Ed è proprio grazie anche ai cittadini, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, che come in questa ‘battaglia’ contro i prodotti rischiosi, hanno avuto un ruolo importante segnalando alle autorità il prodotto pericoloso. Il sistema che permette di bloccarli è composito. Da un lato, infatti, c’è proprio il Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products) un sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo che mette in rete i diversi Paesi. Qualsiasi articolo, ad esclusione di farmaci, alimenti e presidi medici regolamentati attraverso agenzie specifiche, individuato come rischioso in uno Stato viene bloccato in tempo reale in tutti gli altri.
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